Maltrattamenti al Camelot: ridotto il periodo di sospensione per una delle 2 maestre

Parzialmente accolte le richieste dei due legali Gianni Perrotta e Adriano Iannacone: la decisione assunta oggi dal collegio giudicante presieduto dal giudice Gianpiero Scarlato

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CAMPOBASSO. Accolte parzialmente le richieste del collegio difensivo composto dagli avvocati Gianni Perrotta(nella foto, ndr) e Adriano Iannacone. E così la sospensione dall’insegnamento, inizialmente fissata a 12 mesi, è stata ridotta a nove per una delle due insegnanti dell’asilo di Venafro, finite nell’operazione ‘Lasciateli giocare’ portata a termine dalla Squadra Mobile di Isernia alla metà dello scorso mese di gennaio.

La decisione è stata assunta oggi dal collegio giudicante del Tribunale d’Appello (presieduto dal giudice Scarlato, a latere Teresina Pepe e Veronica D’Agnone) al quale era stata presentata istanza di revoca della misura comminata dal Gip del Tribunale di Isernia, Arlen Picano.

I due legali non commentano la decisione assunta oggi e continuano a lavorare per la propria assistita con l’intento di smontare il castello accusatorio corroborato da una forte esposizione mediatica.

L’operazione ‘Lasciateli giocare’ della Squadra Mobile di Isernia è partita dopo la denuncia di alcune mamme che hanno inteso rivolgersi alla Procura della Repubblica di Isernia che ha condotto le indagini con il procuratore capo Carlo Fucci e il sostituto Maria Carmela Andricciola.

Le telecamere piazzate nella classe dell’asilo di Venafro avrebbero attestato, secondo quanto riferito dal Questore di Isernia e dal dirigente della Squadra Mobile nel corso della conferenza stampa durante la quale furono anche diffuse le immagini di alcuni episodi contestati alle due insegnanti, circa 150 episodi di violenza su bambini anche di 2 e 3 anni in un periodo di soli 20 giorni di videosorveglianza.

Quelle immagini che hanno scatenato una vera e propria ‘gogna pubblica’ fermamente condannata proprio dai legali delle due insegnanti, che hanno 49 e 58 anni.

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