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Isernia, paziente di 80 anni ‘parcheggiata’ da 7 giorni in pronto soccorso: la denuncia della figlia

Costretta a scrivere ai vertici dell’Asrem e della struttura ospedaliera del Veneziale, la donna racconta l’odissea dell’anziana madre affetta da numerose patologie e dal 27 febbraio senza alcun tipo di cura

ISERNIA. Un appello accorato ma anche deciso, che rende concrete tutte le parole spese in tema di sanità pubblica che non funziona, di strutture che non possono più garantire l’appropriatezza delle cure, la dignità del paziente, la necessaria assistenza.

Ospedale Veneziale, anno domini 2019. Succede che una paziente di 80 anni debba trascorrere giorni e giorni su una brandina in pronto soccorso. E così dopo aver accettato lo stato di cose con pazienza, pure troppa, l’ultima spiaggia. Scrivere ai vertici Asrem, al direttore del presidio ospedaliero, ai responsabili della direzione sanitaria e del pronto soccorso. E anche agli organi di informazione affinché facciano da cassa di risonanza per le giuste rimostranze. Per l’indignazione e per il senso di impotenza di fronte all’evidente stato di cose che non ha nulla di civile, di degno, di giusto.

E’ la figlia dell’anziana paziente a raccontare la vicenda che merita di essere divulgata.

Il 27 febbraio la donna è stata accompagnata al pronto soccorso del Veneziale per un malessere. E’ una paziente ‘a rischio’, come racconta la figlia, L.M..

“E’ affetta da cardiopatia ischemica, diabete, ipertensione, calcolosi della colecisti, forte osteoporosi che le causano difficoltà a deambulare. Dopo aver ricevuto le prime cure di pronto soccorso sono emerse altre problematiche di natura nefrologica, ematica e pneumologica.

Purtroppo – continua la donna, nella sua lettera di denuncia – dopo essere stata ricoverata, dapprima in una stanza insieme ad altri pazienti di sesso maschile e poi in un’altra stanza con pazienti del suo stesso sesso, la signora, ad oggi, 6 marzo 2019, quindi dopo ben sette giorni dal primo accesso nella struttura ospedaliera, si ritrova ancora ‘parcheggiata’ in un letto di un pronto soccorso, che non può più prestare altre cure di emergenza né può prestare adeguata assistenza di reparto, e non è ancora stata ricoverata nel reparto di competenza a causa di una riferita carenza di posti letti, che invece sono stati occupati da pazienti arrivati successivamente.

La signora necessita di essere affidata all’unità operativa competente per le patologie emerse, per approfondimenti diagnostici e per le conseguenti appropriate cure specialistiche

Si chiede di intervenire, ognuno per la propria competenza, per porre fine al perdurare di una situazione che definire inaccettabile è poco, e di ricoverare immediatamente l’anziana signora nel reparto competente dell’Ospedale F. Veneziale di Isernia”.

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