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Giornata mondiale delle persone Down, il loro diritto ad essere adulti

L’impegno della cooperativa Lai di Isernia nell’aiutare i disabili a raggiungere la propria autodeterminazione: un racconto di impegno civile tra storie quotidiane e nuovi orizzonti sociali e normativi


ISERNIA. ‘Sono Adulto: disabilità, diritto alla scelta e progetto di vita’. Questo il tema del convegno internazionale che ha visto la cooperativa Lai di Isernia presente nei 2 giorni di intenso lavoro a Rimini, l’8 e il 9 marzo, con i massimi esperti del mondo della disabilità, soprattutto mentale: da Giampiero Griffo a Miguel Angel Verdugo.
‘Sono Adulto’ è una richiesta ed un appello che le persone con disabilità rivolgono ai loro familiari, alle associazioni, alle cooperative, alle istituzioni e a tutti coloro che a vario titolo sono loro vicini, cioè smetterla di considerarli eterni ragazzi o peggio ancora eterni bambini.

Esattamente 10 anni fa, il 3 marzo 2009, il governo italiano, con la legge n. 18, ratificava la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. L’articolo 19 della convenzione impone agli Stati parte di riconoscere “il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società con la stessa libertà di scelta delle altre persone”. Gli articoli 12 e 19 della convenzione richiedono che gli adulti con disabilità intellettive e autismo dispongano di percorsi di “empowerment” per acquisire competenze necessarie ad esercitare il loro diritto di scelta consapevole. Il concetto di disabilità è sempre stato sovrapposto o identificato nella ‘incapacità’ e dipendenza, e in particolare le persone con disabilità intellettive sono sempre stati gli ‘eterni bambini’. Qui si attua un cambio di visione: le persone con disabilità diventano soggetti titolari di diritti.  

Sembra un principio banale, ma soprattutto il disabile mentale, o con disturbo del neuro sviluppo, non godeva, sino a pochi anni fa, neanche di elementari diritti giuridici. Non poteva avere desideri o aspirazioni, né progettare la sua vita esprimendo la sua volontà, perché dovevano farlo gli altri per lui. Anche l’Università del Molise con il professor Fabio Ferrucci, coordinatore sul tema: “Vita indipendente, per pochi, per molti o per tutti?” sta sviluppando conoscenze specifiche in percorsi di vita indipendente e supportando il tema del diritto ad una vita indipendente.

E così con un grande augurio per tutti gli uomini e donne speciali che oggi festeggiamo, e da Isernia raccontiamo la storia di N. S., affetto da sindrome di Down, ultimo dei tanti soci uomini e donne disabili che in Lai da 20 anni hanno intrapreso un percorso di autonomia attraverso il ‘fare’. N. termina la scuola media nel 2013 e si iscrive al Fermi-Mattei di Isernia. I docenti attivano un percorso che sarà poi di ‘Alternanza scuola lavoro’ ed inizia subito a frequentare il Cse della cooperativa Lai. In un percorso partecipativo sceglie delle attività lavorative, dal giardinaggio alla decorazione dei prodotti in ceramica, alla frequenza dell’orto sociale ‘Il percorso dei Sensi’ e migliora le sue abilità e competenze che, insieme alla scuola ed alla famiglia, lo portano a diplomarsi, ai sensi della legge 104/92, nel giugno 2018. Ad ottobre, durante un direttivo della Lai, viene proposta l’idea di assumerlo come tutor degli alunni che intraprendono il suo stesso percorso, ruolo che attualmente svolge con estrema partecipazione e consapevolezza.

Oggi, fortunatamente, cominciamo a vedersi forti spinte di emancipazione di uomini e donne con sindrome Down che iniziano un percorso di vita indipendente, ricco anche di affetti, di convivenze e di un forte volontà di autodeterminazione che li porta ad abbattere quel pietismo che ‘noi normali’ siamo abituati a elargire a queste persone. Insomma, è giunto il momento che anche le persone con disabilità complesse possono sfruttare i propri punti di forza e autodeterminare le proprie scelte di vita, ma in un ambiente inclusivo dove famiglie, scuola, servizi, enti locali e pubbliche amministrazioni, che ne hanno il dovere per legge, creino una rete di alleanze tali da ampliare le loro prospettive; dalla scuola, al mondo del lavoro, alla possibilità di creare una famiglia, allo sport e tempo libero.

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