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Isernia, mistero parcheggi a pagamento: i conti non tornano, sono 145 più del dovuto

PROTESTE IN STRADA. È stata una giornata da ‘bollettino di guerra’, quella trascorsa ieri nel capoluogo pentro: prima, a mezzogiorno, commercianti e residenti inscenano una protesta in via XXIV maggio, bloccando anche il traffico per qualche minuto. In quella zona i parcheggi a pagamento dovrebbero essere 75: troppi, a loro giudizio, con entrambi i lati della strada colorati di blu e l’impossibilità di trovare soste libere per circa 700 metri.

Chiedono un passo indietro all’amministrazione comunale e temono per la sopravvivenza delle loro attività, a totale beneficio dei centri commerciali, che invece di parcheggi a disposizione ne hanno a decine. Con loro, in strada, arrivano anche i consiglieri comunali Rita Formichelli, Mena Calenda e Raimondo Fabrizio (leggi qui l’articolo). E quest’ultimo, invocando l’immediata sospensione della procedura, non esclude di recarsi in procura, riferendo di evidenti discrasie tra gli atti portati in Consiglio comunale nel marzo 2018 e il numero delle soste a pagamento effettivamente in via di realizzazione in città.

SUBBUGLIO NEL CENTRO STORICO. Passa qualche ora e la protesta si sposta nel centro storico, in piazza Carducci, nei pressi di Palazzo Jadopi. Sono le 15 circa quando alcuni commercianti e residenti tentano addirittura di bloccare i lavori degli operai della ditta, che si vedono costretti a chiamare la forza pubblica. Sul posto arrivano i vigili urbani e la polizia; sopraggiungono anche i consiglieri comunali Raimondo Fabrizio e Giovancarmine Mancini, che riportano i cittadini alla calma, spiegando che – da un’interlocuzione avuta con l’Ufficio tecnico del Comune – si è appreso che, ad horas, i parcheggi a tariffa verranno sospesi. Cosa che accade di lì a poco, con il sindaco che – come detto – dirama una nota in cui paventa presunte, possibili irregolarità.

CASAPOUND: L’ASSESSORE CHIACCHIARI SI DIMETTA. In serata, la consigliera di CasaPound Francesca Bruno, dopo un incontro con residenti e commercianti del centro, annuncia l’avvio di una raccolta firme per chiedere la revoca definitiva del provvedimento e, più, ancora, le dimissioni dell’assessore al Traffico Domenico Chiacchiari, accusato di “non avere la consapevolezza delle problematiche cittadine necessaria per svolgere il suo ruolo in maniera pienamente efficace”.

Una richiesta che, con d’Apollonio già alle prese col rimpasto di Giunta, potrebbe essere cavalcata da più di qualche forza politica.

 

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Pasquale

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