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L’Isernia riflette sui tanti errori commessi e sui pochi punti in trasferta, ma la speranza c’è ancora

Dopo l’allenamento di stamattina il rompete le righe per la pausa pasquale. La squadra si ritroverà martedì per riprendere il lavoro in vista della penultima ‘finale’ salvezza contro il Francavilla. Gli abruzzesi sono in piena corsa playoff, ma i pentri non hanno smesso di crederci


di Valentina Ciarlante

ISERNIA. Forse per la prima volta, quando mancano 180 minuti alla fine di un campionato tribolato oltre le aspettative, l’Isernia Fc ha dovuto fare i conti con lo sconforto. La sconfitta ad opera della Sammaurese, maturata giovedì scorso nel finale di partita, ha lasciato tanta amarezza. Dopo uno dei match forse giocati meglio tra tutti quelli in trasferta, i calciatori sono tornati in campo, all’antistadio Lancellotta, con il morale sotto i tacchi. Le parole del mister e, soprattutto, la voglia di restare lucidi fino alla fine, hanno però risollevato l’umore e, nell’ultima seduta prima della pausa per le festività pasquali, il gruppo ha mostrato segni di reazione.
“Ieri erano tutti molto abbattuti – ha dichiarato mister Silva a IsNews -, ma oggi si percepiva già un altro spirito. Non c’è alcun motivo per non lottare ancora” .
L’analisi di quanto accaduto è stata fatta negli spogliatoi. La prestazione a San Mauro Pascoli c’è stata, così come ad Avezzano, ma a decretare questa situazione altamente rischiosa sono state le sconfitte di Castelfidardo e Avezzano. Il problema con il gol, tallone d’Achille da sempre, è stato uno degli elementi più penalizzanti.
Fazio e lIsernia escono dal campo derby Campobasso IserniaIL MAL DI TRASFERTA. Fuori casa l’Isernia, in queste ultime occasioni, così come nell’arco di tutto il campionato, ha dimostrato di soffrire troppo raccogliendo solo nove punti frutto di due vittorie e tre pareggi. L’ultima affermazione risale al 20 gennaio scorso, quando un eurogol di Fazio in pieno recupero decretò l’1 a 2 finale sul Santarcangelo.
Tra le mura amiche i punti ottenuti sono 25: sei vittorie, sette pareggi e cinque sconfitte. Un ruolino di marcia che comunque non basta per salvarsi.
La classifica parla di una terzultima posizione insidiata proprio dal Santarcangelo che è a 33 punti e che, come l’Isernia, davanti a sé ha due partite difficili: Recanatese fuori e Notaresco in casa. La squadra di Sivilla e Borrelli giocherà fino alla fine per mantenere la terza posizione e i teramani sono ancora in corsa per i playoff.
derby 125UN OCCHIO SULLE CONCORRENTI. Ma ai pentri non basterà impegnarsi al massimo contro Francavilla e Matelica (sperando che quest’ultima il 5 maggio non possa più competere per il vertice) e nemmeno guardarsi solo le spalle. Si dovrà per forza buttare l’occhio ai risultati delle altre squadre che vogliono restare in D. Sarà importante infatti contenere il distacco tra l’eventuale avversaria dei playout entro gli 8 punti, perché diversamente la squadra peggio classifica sarà retrocessa direttamente.
Il Forlì, che attualmente occupa la 15esima posizione, se la vedrà prima con la Jesina, formazione già sicura della permanenza in serie D e che non ha più velleità da playoff, e poi con la Recanatese.
L’Agnonese invece affronterà prima il Montegiorgio, altra squadra che non ha più nulla da chiedere, e infine la Vastese, nell’ultima partita casalinga.
L’Avezzano domenica sarà impegnato nello scontro salvezza proprio con la Vastese e chiuderà i conti in casa col Pineto. Ma c’è anche il Giulianova a rischiare.
Non è facile condurre in porto la nave e i tifosi lo sanno, tanto che in questi giorni, sui social, hanno dato libero sfogo a tutta la loro delusione. Fino a che ci sono punti in palio però i calciatori sanno che è d’obbligo sudare e lottare.
derby 19LA SPERANZA DI SILVA. “L’ho sempre detto: uno degli elementi positivi dei miei calciatori è che lottano sempre – le parole di Silva -. Sappiamo di avere dei limiti nella struttura di squadra e a dirlo è la classifica. I due pali interni presi a San Mauro gridano vendetta. poi prendere gol all’ultimo minuto ti tramortisce. In casa però abbiamo dimostrato che tutti devono temerci quindi lottiamo fino alla fine e vediamo come si sviluppano anche le altre gare. Oggi nel gruppo c’era più serenità, perché i ragazzi hanno sempre dato tutto”.

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