Inizialmente il governo regionale non ha dato retta alle sollecitazioni, che seguono l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio regionale e sul cui rispetto ha insistito molto Patrizia Manzo. Alla fine trovati 30mila euro per cominciare a dare un segnale concreto
CAMPOBASSO. Il forte e severo richiamo delle minoranza, Pd e Movimento 5 Stelle, a quanto votato all’unanimità dal Consiglio regionale circa la drammatica situazione che vivono i molisani in Venezuela ha di fatto ‘costretto’ il governo regionale a subemendare la proposta avanzata dai consiglieri regionali del Partito Democratico che chiedevano di appostare delle somme in bilancio per favorire il reinserimento dei corregionali.
L’istituzione di un fondo, con appostata la somma di 100mila euro da ‘tagliare’ alla caccia e alle relative leggi di settore è stato respinto dal presidente Toma che ha rimarcato, nel corso del dibattito, come le somme servissero anche per il ristoro dei danni da animali selvatici.
Una specificazione che ha scatenato Vittorino Facciolla prima, Patrizia Manzo e Micaela Fanelli. E quindi la sospensione che ha consentito di trovare la soluzione, anche se tampone.
“La situazione civile, sociale e politica del Venezuela, negli ultimi giorni sta assumendo caratteri sempre più drammatici e pericolosi per la popolazione – ha spiegato poi Micaela Fanelli -, la grave emergenza umanitaria sta coinvolgendo anche numerosi nostri concittadini molisani, che da tempo, vivendo in situazioni di costante pericolo, chiedono, attraverso le numerose associazioni di italiani, di poter rientrare in Italia, anche temporaneamente.
Il Partito Democratico, dando seguito all’ordine del giorno presentato e approvato mesi fa all’unanimità dal Consiglio regionale, ha avanzato un emendamento specifico alla legge di stabilità, chiedendo che la Regione apposti 100.000 mila euro per l’istituzione di un fondo per il reinserimento dei cittadini molisani rientrati dal Venezuela.
Richiesta rimodulata dal Governatore Toma che ha accordato un finanziamento iniziale di 30.000 euro, impegnando la Giunta, entro 60 giorni, ad adottare linee guida per le modalità operative di fruizione dello stanziamento”.
Il Movimento 5 Stelle, attraverso il consigliere Manzo, ha rimarcato con forza proprio l’aspetto concreto legato all’applicazione di quell’ordine del giorno che fu votato all’unanimità e al quale dovevano seguire delle risposte. Arrivate ieri, anche se in zona Cesarini.
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