Il presidente della Prima Commissione consiliare rimarca il risultato che ha consentito di appostare maggiori risorse per le fasce più deboli della popolazione. Lavoro proficuo nell’interesse dei molisani e dello sviluppo della regione
CAMPOBASSO. “L’ascolto dei consiglieri e una riequilibratura delle risorse, tagliando su spese non strategiche, è il risultato del mese di analisi del bilancio”. È il commento di Andrea Di Lucente, presidente della Prima Commissione regionale, di fondamentale rilevanza nell’ambito dell’assetto istituzionale visto che ha competenza proprio sul documento di programmazione finanziaria.
“È stato un mese di duro lavoro, al termine del quale siamo venuti fuori con unità e con una visione che sia la più condivisa possibile. Abbiamo tutti dimostrato di lavorare per un unico scopo: l’interesse dei molisani e lo sviluppo di questa regione. E lo abbiamo ottenuto grazie ad un ascolto dei consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Chi, come me e come tantissimi colleghi, è stato sindaco e ha vissuto in prima persona la politica di prossimità, non poteva non chiedere profonde revisioni su temi come il sociale, come la vicinanza alle aree interne. La dialettica interna ha permesso di arrivare ad una sintesi frutto dell’ascolto dei singoli consiglieri”.
Una vittoria di tutti, quindi: con la sintesi delle richieste provenienti sia dalla maggioranza che dalla minoranza, la soluzione del secondo maxiemendamento Toma che ha ‘ascoltato’ il territorio prima di tutto, attraverso le istanze avanzate dai consiglieri regionali.
“La Giunta ha fatto tesoro dei suggerimenti dei consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza. Ha capito che servivano soldi per le fasce più deboli, per il Fondo regionale per la non autosufficienza, per le borse di studio agli studenti universitari, per i farmaci di fascia C, per i ragazzi delle comunità – ha proseguito Di Lucente -. Abbiamo tracciato una rotta precisa, ovvero quella di non lasciare indietro nessuno, di includere. Di fare proposte e di trovare il giusto equilibrio tra risorse esigue ed esigenze del territorio. Di questo ringrazio tutti i consiglieri, ringrazio la struttura tecnica. E ringrazio il presidente Toma, che non ha chiuso al dialogo e ha compreso le istanze del Consiglio”.
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