Il sindaco di Larino Lino Puchetti chiede il potenziamento del personale in servizio al ‘Vietri’: “La situazione è al collasso”
LARINO. Serve nuovo personale al Vietri di Larino. L’appello ai vertici dell’Asrem arriva dal sindaco Lino Puchetti. Lo scorso 2 maggio il Consiglio comunale di Larino ha approvato una mozione con la quale si chiede ai commissari ad acta sulla sanità, nominati dal Governo, di predisporre un Piano Operativo Sanitario che valorizzi la struttura del Vietri, in modo da tener conto delle esigenze di prestazioni sanitarie del territorio.
Ora il primo cittadino lancia il suo appello per porre fine al trasferimento di personale dal Vietri ad altri plessi e chiede di assumere nuovo personale per garantire i servizi e le prestazioni esistenti nell’ospedale di comunità. “Nonostante la buona volontà e lo spirito di sacrificio del personale in servizio presso il Vietri, la situazione è al collasso per mancanza di personale – evidenzia in una nota -. Attualmente il numero di posti letto presso la struttura è pari a 116, di cui mediamente occupati circa 80. I reparti di degenza sono l’Unità di Degenza Infermieristica (20 posti), la Riabilitazione (40 posti), la RSA (40 posti) e l’Hospice (16 posti). Nessuno dei reparti menzionati, ad eccezione dell’Hospice, riesce ad occupare tutti i posti letto, nonostante l’enorme richiesta che viene non solo dal territorio basso-molisano ma da tutta la Regione e dai paesi limitrofi (soprattutto dalla Puglia). La carenza di personale riguarda specialmente quello infermieristico e di operatori socio-sanitari. Il personale in servizio è ben al di sotto di quello previsto e incontra notevoli difficoltà a garantire una corretta assistenza ai pazienti ricoverati.
Fra pochi mesi la situazione peggiorerà in considerazione dei molti pensionamenti previsti – sottolinea ancora il sindaco -. Pochi i dipendenti che rimarranno in servizio e non potranno, dunque, assicurare un corretto espletamento dei turni. Già attualmente, i familiari dei pazienti, in particolare quelli ricoverati in RSA, si vedono costretti a fornire assistenza quotidiana ai loro cari per permettere un minimo di continuità assistenziale. La carenza di OSS ed infermieri è nota ai vertici della sanità molisana che da tempo promettono assunzioni, promessa che di fatto si traduce solo in una presa in giro. Accade così che i pazienti migrano in strutture abruzzesi con enorme aggravio della spesa pubblica regionale, disagio e più costi per i familiari.
Il Vietri ha ancora grandi potenzialità ed offerte di cura alla popolazione; oltre alle degenze summenzionate, in esso sono attivi servizi di radiologia, cardiologia, centro diabetico, punto prelievi, il servizio di endoscopia, l’ambulatorio di chirurgia, la dialisi e l’ambulatorio infermieristico, dedicato soprattutto alle cure delle ulcere, per cui rappresenta, nel panorama della sanità regionale, una realtà – conclude Puchetti – che non può essere ignorata”.
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