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Antenne e ripetitori: Battista, Chierchia e Bucci presentano il ‘Piano di localizzazione’

Il tema è di quelli sensibili: chi non ricorda le polemiche nate proprio a margine della precedente campagna elettorale sulle nuove antenne posizionate nella zona dell’Università? La nascita di un comitato spontaneo di cittadini, il bisogno di informazioni in tema di salute pubblica, di possibili effetti sui residenti. Insomma, fra le poche città dotate di questa mappa, da oggi c’è anche Campobasso che ha lavorato (pur con le difficoltà finanziarie che si sono paventate nel corso degli anni) alla realizzazione di questo strumento che favorirà maggiore conoscenza rispetto al tema ‘innovare nel rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini’

Il Comune, come hanno spiegato bene Chierchia e Bucci, adesso potrà indirizzare le ditte di telefonia verso siti specifici al fine di generare anche nuovi introiti economici da reinvestire in servizi per i cittadini.

Arriva alla fine dei 5 anni di governo ma solo per questioni legate alle risorse finanziarie – rimarcano assessore e presidente di commissione – ma si tratta di uno strumento indispensabile per gestire il territorio, nel rispetto delle leggi esistenti con l’obiettivo però di limitare le nuove installazioni e con la facoltà di indicare i luoghi dove queste potranno avvenire”.

Lanciata anche qualche stoccatina all’indirizzo degli ex colleghi di maggioranza, che magari potranno inserire nel ‘curriculum politico’ dello schieramento con il quale si ripropongono agli elettori (questa volta diverso da quello di 5 anni fa) il raggiungimento di questo obiettivo, impegno preso e mantenuto solo perché l’amministrazione di centrosinistra ne ha avviato e concluso l’iter.

Un breve passaggio anche sulla vicenda Ariston, che chiama direttamente in causa, per competenza, l’assessore all’Urbanistica Bibiana Chierchia e il presidente della Commissione, Lello Bucci.  “Non abbiamo avuto modo di approfondire nel dettaglio ma la sentenza del Consiglio di Stato ha dato ragione alle motivazioni del ricorso avanzato dal Comune di Campobasso, in estrema sintesi. Sarà possibile abbattere e costruire nel rispetto delle distanze e delle volumetrie. Quindi dovrà essere presentato un nuovo progetto che contempli meno appartamenti e quindi meno cemento. L’urbanistica è una brutta gatta da pelare – avvertono – perché è un ambito dove si lotta quotidianamente contro  i ricorsi al Tar”.

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redazione

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