HomeNotizieCULTURA & SPETTACOLILa Madonna delle lacrime di Siracusa ‘accolta’ dalla Fondazione Giovanni Paolo II

La Madonna delle lacrime di Siracusa ‘accolta’ dalla Fondazione Giovanni Paolo II

Una sentita cerimonia, officiata dai frati del convento di San Giovanni Battista, ha coinvolto il personale interno e i tanti pazienti che si sono raccolti in preghiera


CAMPOBASSO. Un momento intenso di fede e di preghiera quello vissuto oggi alla Fondazione Giovanni Paolo II dove è giunto il reliquiario della Madonna delle lacrime di Siracusa.

Dopo una breve celebrazione in Cappella, i frati del convento di San Giovanni Battista hanno animato un momento di preghiera nei reparti, che ha coinvolto le persone ricoverate e il personale interno.

madonna delle lacrime 2

“Accogliamo con grande piacere il reliquiario della Madonna della lacrime – il commento del direttore generale Mario Zappia – ringrazio la comunità religiosa del convento di San Giovanni Battista che ci offre l’opportunità di vivere un momento di intensa riflessione spirituale a beneficio di tutti, ma rivolto in modo particolare alle Persone ricoverate che vivono l’esperienza della malattia”.

La Fondazione “Giovani Paolo II” è un’istituzione sanitaria no profit di ispirazione cristiana, offre cure altamente specialistiche, ma anche assistenza morale e spirituale ai degenti, nel rispetto della volontà del fondatore dell’ateneo. La Madonna delle lacrime di Siracusa si riferisce a un prodigio avvenuto nella città siciliana nel 1953 e riconosciuto in pochi mesi dalla Chiesa.

Un miracolo avvenuto nel mese di agosto: due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti. La giovane donna aspettava il suo primo figlio ma la gravidanza però si presentava difficile, al punto che a volte le procurava l’abbassamento della vista. Una notte di fine agosto, verso le 3 di notte, quel disturbo si acuì a tal punto da renderla completamente priva di vista. Verso le 8,30 del mattino, la vista tornò come prima e alzando lo sguardo verso il quadretto di gesso attaccato a capo del letto, incredula e meravigliata vide grosse lacrime scendere sul viso della Madonnina. Immediatamente richiamò l’attenzione del marito gridando: “La Madonnina piange”. Come era da aspettarselo, la notizia si sparse velocemente in tutta Siracusa e da lì nel mondo, suscitando enorme scalpore; la casa dei coniugi Iannuso si trasformò in meta di pellegrinaggio. La statuetta-quadretto era un mezzo busto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria ed era un regalo di nozze, ricevuto dai giovani sposi. La misteriosa lacrimazione si protrasse a più riprese dal 29 agosto al primo settembre. L’atteggiamento della Chiesa fu di opportuna prudenza ma molti esperti furono testimoni del miracolo. Il quadro fu poi nei giorni seguenti sottoposto all’esame di una Commissione scientifica che relazionò sia sulla composizione della maiolica che sul liquido che era stato raccolto e comparato al secreto lacrimale di un adulto e di un bambino. Si trattava di lacrime umane.

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