Botta e risposta con i competitor nel corso del confronto che si è tenuto nel tempio della campobassanità, il Museo dei Misteri. Il candidato del centrodestra attacca il sindaco uscente: dopo il bando Sea, mi aspetto di tutto da questa amministrazione
CAMPOBASSO. Meno 9 giorni al voto e le occasioni di confronto-scontro fra i 4 candidati alla poltrona di primo cittadino aumentano e si fanno anche più accese.
Oggi pomeriggio, i competitor alla carica di sindaco hanno tenuto un confronto pubblico nella sede del ‘Museo dei Misteri’, vera istituzione cittadina e monumento alla campobassanità. Un luogo sacro, per l’identità e la tradizione, dove passato e futuro si intrecciano.
E proprio lì, tra gli ‘Ingegni’ e il profumo della storia, il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, Maria Domenica D’Alessandro, ha tirato fuori le unghie.
Ad una specifica domanda relativa agli eventuali cambiamenti da apportare all’interno della macchina amministrativa comunale, la D’Alessandro ha – naturalmente – tratteggiato una visione diversa da quella del ‘diretto’ competitor, il sindaco uscente Antonio Battista che ha dichiarato (secondo quanto riporta in una nota stampa il candidato di centrodestra), “l’intenzione di conservare la figura del city manager che alle casse comunali costa 200mila euro all’anno”, annunciando anche “l’affidamento del settore urbanistico e di quello degli appalti ad altri due ulteriori dirigenti”.
“Trovo scandaloso perseverare in errori che hanno portato la città al disastro – il commento di Maria Domenica D’Alessandro -, un’azione da irresponsabili e incoscienti. Anche se, dopo la riprovevole mossa del bando Sea promulgato a pochi giorni dal voto, da questa amministrazione targata Battista mi aspetto di tutto. I cittadini, però, non sono stupidi. Anzi”.
La parola d’ordine di Maria Domenica D’Alessandro è discontinuità, anche rispetto all’organizzazione della macchina amministrativa.
“Personalmente, nel momento in cui avrò l’onore di indossare la fascia da sindaco – ha spiegato – andrò in discontinuità con quanto invece svolto finora. Adotterò lo spoil system misto anche il merit system perché , e non mi stancherò mai di ripeterlo, chi merita deve essere valorizzato”.
Altro tassello importante su cui la D’Alessandro la lasciato intendere che vigilerà con attenzione è quello relativo agli appalti.
Perplessa di fronte alla vicenda del bando che riguarda il completamento della Tangenziale e rispetto al quale, come sottolineato nella nota stampa del candidato di centrodestra, molti imprenditori hanno sollevato dubbi e incertezze, la D’Alessandro ha già dato per certe due azioni.
“Procederò con l’affidamento degli incarichi discrezionali, a rotazione, e soltanto ad imprese del Molise. Chiederò puntualmente le valutazioni dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) sulle procedure avviate e dubbie”.
Infine, Maria Domenica D’Alessandro ‘punzecchia’ ancora Battista rispetto al mutuo per il rifacimento dell’asfalto cittadino (circa 2 milioni di euro) e ai 6000 euro stanziati per accogliere il Giro d’Italia.
“Trovo certe azioni sconsiderate. Non si può arrivare alla fine di un mandato elettorale e non aver avuto la capacità gestionale di serbare il necessario per interventi di manutenzione che sarebbero dovuti essere ordinari. Se lo fossero stati, avrebbero avuto costi molto meno onerosi per le casse della pubblica amministrazione”.
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