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Election day: alle urne per eleggere i parlamentari europei e 59 sindaci del Molise

Domani, 26 maggio. In regione riflettori puntati su Campobasso e Termoli. Se nessuno dei candidati sindaco supererà la soglia del 50% più un voto è previsto un turno di ballottaggio, domenica 9 giugno. Tutti i dettagli su come si vota


CAMPOBASSO. Alle urne per eleggere i sindaci e indicare i componenti dei Consigli comunali in 59 comuni del Molise e per esprimere i nuovi parlamentari europei, 76 a livello nazionale.

Election day domani, domenica 26 maggio, con gli elettori che potranno recarsi alle urne dalle 7 alle 23, muniti di tessera elettorale e documento di identità. Per le Europee il sistema elettorale è un proporzionale puro, con lo sbarramento al 4%: le liste che non superano la soglia non ottengono seggi. L’Italia è divisa in cinque circoscrizioni elettorali: Nord Ovest (20 seggi), Nord Est (15), Centro (15), Sud (18), Isole (8).

LE ELEZIONI COMUNALI. Per le Comunali sono 59, su 136 complessivi, i comuni del Molise interessati dalla sfida elettorale della tarda primavera. Sono 37 in provincia di Campobasso: Acquaviva Collecroce, Campobasso, Campodipietra, Campomarino, Casacalenda, Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Colle d’Anchise, Colletorto, Ferrazzano, Fossalto, Gambatesa, Gildone, Lucito, Mafalda, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Montecilfone, Palata, Petrella Tifernina, Riccia, Ripalimosani, Rotello, San Giovanni in Galdo, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, San Polo Matese, Sant’Angelo Limosano, Sant’Elia a Pianisi, Santa Croce di Magliano, Spinete, Tavenna, Termoli, Trivento e Tufara.

In provincia di Isernia i comuni interessati sono invece 22: Belmonte del Sannio, Carovilli, Castel del Giudice, Castelpetroso, Castelverrino, Cerro al Volturno, Filignano, Fornelli, Frosolone, Longano, Macchia d’Isernia, Macchiagodena, Miranda, Monteroduni, Pescopennataro, Pettoranello del Molise, Pietrabbondante, Rionero Sannitico, Rocchetta a Volturno, Sant’Agapito, Scapoli e Vastogirardi. In provincia di Isernia saranno chiamati alle urne, in 129 sezioni elettorali – di cui una all’ospedale – 29.433 elettori (14.725 maschi, 14.708 femmine).

Riflettori puntati su Campobasso e Termoli, rispettivamente capoluogo di regione e secondo centro più popoloso del Molise. A Campobasso si sfidano 5 candidati sindaco. Antonio Battista, l’uscente, è appoggiato da 3 liste (Pd, La sinistra per Campobasso e Centro democratico). Il centrodestra si affida a Maria Domenica D’Alessandro, in quota Lega, sostenuta da cinque formazioni (FI, FdI, E’ ora, Popolari per l’Italia, Lega). Roberto Gravina, consigliere comunale uscente, è il candidato sindaco del M5s. Orlando Iannotti guida la lista dei Forconi. Io amo Campobasso è la lista civica guidata da Paola Liberanome.

A Termoli, si sfidano Angelo Sbrocca, anch’egli sindaco uscente del Partito democratico, sostenuto da 4 liste: Pd, Unione Molise per Termoli, Vota per te-Sbrocca Sindaco e Italia in comune. Il centrodestra schiera Francesco Roberti e 6 liste (Lega, FI, FdI, Popolari, Siamo Termoli, Diritti e libertà). Marcella Stumpo guida Termoli bene comune-rete della sinistra, mentre è Nick Di Michele il candidato del M5s.

COME SI VOTA PER LE EUROPEE – AL MASSIMO 3 PREFERENZE. L’elettore ha diritto di manifestare il voto di lista tracciando con la matita copiativa un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta o nel rettangolo che lo contiene. L’elettore può anche esprimere voti di preferenza, fino ad un massimo di tre. Nel caso di più preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso. Viceversa, se si esprimono più preferenze per candidati tutti dello stesso sesso, vengono annullate le preferenze successive alla prima. Una sola preferenza può essere espressa per i candidati compresi nelle liste di minoranze linguistiche. La preferenza deve essere manifestata esclusivamente per candidati compresi nella lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo, con la matita copiativa, nelle apposite righe tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e il cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista. In tutti i casi si può anche dare un voto di preferenza ad un solo candidato compreso nella lista provinciale prescelta scrivendo il cognome, oppure il nome cognome, sulla riga tracciata alla destra del simbolo della lista provinciale.

COME SI VOTA NEI COMUNI CON PIU’ DI 15 MILA ABITANTI. Tre sono le possibilità di voto: 1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato. 2) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’. 3) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

IL VOTO DISGIUNTO. Nei comuni oltre i 15mila abitanti è consentito il voto disgiunto: l’elettore può cioè votare il candidato sindaco di uno schieramento e il candidato consigliere di un altro schieramento. Risulta eletto il candidato sindaco che ottiene il 50% più un voto. Se nessuno supera questa soglia è previsto un turno di ballottaggio, domenica 9 giugno, tra i due candidati sindaco che abbiano ottenuto più voti.

COME SI VOTA NEI COMUNI FINO A 15 MILA ABITANTI. Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del sindaco. Non è possibile votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista. I voti ottenuti dal candidato alla carica di sindaco sono attribuiti alla lista a lui collegata.

LE OPERAZIONI DI SCRUTINIO. Le operazioni di scrutinio delle Elezioni europee inizieranno subito dopo le operazioni di voto, domenica 26 maggio alle ore 23. Per le Elezioni Comunali si comincia invece lunedì 27 maggio alle ore 14.

C.S.

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