Elezioni alla Provincia, Battista e il Pd invitano Gravina a candidarsi: il ruolo di Campobasso va difeso

La posizione contenuta in una mozione, che sarà discussa nella riunione straordinaria e urgente del Consiglio comunale, convocato per l’11 e il 15 luglio, in prima e seconda convocazione. In agenda anche interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno a tutto campo del capogruppo della Lega Alberto Tramontano


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Elezioni alla Provincia di Campobasso, l’ex primo cittadino Antonio Battista e il gruppo del Pd al Comune di Campobasso chiedono al sindaco Roberto Gravina di candidarsi a presidente. E fanno intendere che, in caso di sua candidatura, lo sosterranno.

Una proposta contenuta in una mozione presentata da Battista, che in Consiglio rappresenta il gruppo della Sinistra per Campobasso (con cui è entrato in aula) e dai tre consiglieri dem Chierchia, Salvatore e Trivisonno. Mozione che sarà discussa nella riunione straordinaria e urgente del Consiglio comunale di Campobasso, convocato per giovedì 11 luglio in prima convocazione, e per lunedì 15 luglio in seconda.

La presenza di un presidente di Campobasso, questo il senso della mozione, servirebbe a valorizzare e tutelare il ruolo del capoluogo di provincia, e di un territorio anche vasto, dal punto di vista politico e amministrativo. Garantendo l’assunzione di provvedimenti importanti, nei settori di competenza dell’ente, a partire dalla sicurezza delle scuole e dalla viabilità, com’è avvenuto durante la legislatura Battista che, com’è noto, oltre che sindaco, è stato anche presidente dell’amministrazione di Palazzo Magno.

Da quando Battista, in quanto non più sindaco, è stato dichiarato decaduto, l’ente è sotto la guida del vice presidente Simona Contucci, in attesa delle elezioni, che dovranno svolgersi entro tre mesi dalla proclamazione degli eletti in Consiglio comunale. Entro l’11 settembre, dunque.

Elezioni di secondo livello, in cui non voteranno i cittadini, ma i consiglieri comunali dei comuni della Provincia, con il sistema del voto ponderato, calcolato in base al numero di abitanti, cioè. E con i 4 consiglieri di centrosinistra che dovrebbero garantire il sostegno a Roberto Gravina in caso di sua candidatura. Nell’ottica, appunto, della difesa di Campobasso. Un modo per indurre il sindaco a sciogliere la riserva.

Sempre di iniziativa di Battista e del Pd la mozione che invita il primo cittadino a illustrare i nuovi progetti presentati al Cis. Quello sulla realizzazione di una funicolare, che colleghi il centro storico alla zona del castello Monforte e quello per il collegamento della frazione di Santo Stefano al Rivolo. Anticipati da Gravina, ma non ancora illustrati in aula.

All’ordine del giorno del Consiglio, inoltre, una serie di interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno del capogruppo della Lega Alberto Tramontano, per puntare il dito su una serie di questioni sulle quali il M5s, quando nella precedente legislatura era all’opposizione, aveva dato battaglia. Si parlerà cioè di raccolta della plastica e degli olii esausti durante le festività del Corpus Domini, “dell’improvviso attivismo della Seac dopo le elezioni” e del mezzo (l’auto blu) utilizzata dal sindaco per partecipare alle riunioni del Cis. Ma anche del degrado di Sant’Antonio Abate e di villa Musenga.

Il Consiglio comunale, che si aprirà con le comunicazioni del presidente Tonino Guglielmi in merito alle delibere di Giunta con prelievo dal fondo di riserva, sarà anche chiamato a costituire le Commissioni consiliari e a prendere atto di una serie di debiti fuori bilancio. A partire da quello che riguarda la Seac, la società che a Campobasso gestisce il trasporto pubblico urbano.

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