Caos soste blu a Isernia, errori nella procedura: partono gli esposti

Sbagliata, dunque, per il comitato la procedura che ha portato alla transazione con la A.J. Mobilità anche perché “non ha rispettato – ha evidenziato infine Scurti – le motivazioni e le regole che loro stessi si erano dati con la delibera di Consiglio comunale del marzo 2018”.

Accanto agli aspetti tecnici e giuridici ci sono quelli politici. E sono quelli evidenziati dal portavoce Emilio Izzo che, a nome del comitato, è tornato a chiedere le dimissioni di sindaco e Giunta. “Nessuna legge – ha sottolineato – obbliga le amministrazioni a istituire i parcheggi a pagamento. Si tratta di una necessità che si prefigura nel momento in cui la città è ricca e offre servizi. Isernia, al contrario, è povera e non offre alcun tipo di servizio. Per questo si tratta di un balzello gratuito ai danni dei cittadini.

Quello che è accaduto è che il Consiglio aveva deliberato un certo numero di soste blu. C’è stata una ribellione e il sindaco stesso ha ammesso che c’era qualcosa che non funzionava. E ora ci viene fatto un altro regalo: aumentano le soste a pagamento. Per questo chiediamo che l’amministrazione ‘torni a casa’ perché non è utile ai cittadini e perché hanno fatto atti di Giunta prima del pronunciamento del Consiglio. Crediamo pertanto che si siano tutti gli elementi per chiedere all’amministrazione di rimettere il mandato, perché non rappresenta più questa città”.

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