Sanità e parcheggi a pagamento al centro dell’assise
ISERNIA. Dopo lo stop della settimana scorsa, si riparte dalla mozione sulle soste blu di Francesca Bruno, consigliera di CasaPound al Comune di Isernia. Un documento che, oggi in Consiglio, è destinato a far discutere, ancor più considerando la recente delibera di Giunta con cui l’amministrazione ha deciso di andare avanti con l’iter che vedrà istituire 867 posti blu a pagamento in vari angoli della città, il 5 per cento in più di quanto deliberato dal Consiglio comunale, prima che una misteriosa ‘manina’ facesse lievitare i parcheggi a 972, provocando l’indignazione di cittadini e commercianti e la costituzione di un Comitato, ‘No strisce blu’.
Ma per cominciare si è partiti da un ordine del giorno a difesa del reparto di Neurofisiopatologia dell’ospedale di Isernia, a rischio chiusura. Dopo un serrato dibattito, la seduta pomeriggio ha così ‘partorito’ un documento condiviso, all’unanimità dei presenti, volto a promuovere ogni azione possibile per evitare tagli e depauperamento dei servizi afferenti al ‘Veneziale’, senza escludere finanche azioni giudiziarie.
Non solo: al sindaco Giacomo d’Apollonio è stato conferito pieno mandato per coinvolgere anche altre istituzioni del territorio potenzialmente interessate, in primis la Provincia di Isernia – con il presidente facente funzioni, Roberto Di Pasquale (presente in aula nelle vesti di consigliere comunale) che ha già garantito il massimo impegno al riguardo – e, in secondo luogo, gli altri comuni limitrofi. Tra le iniziative di prossima organizzazione, infatti, è stata proposta la convocazione di un nuovo Consiglio comunale e provinciale monotematico sulla sanità e sul redigendo Piano Sanitario, al quale invitare il presidente della Regione Molise Donato Toma, il Commissario ad acta Angelo Giustini e i vertici dell’Asrem. A loro, infatti, il documento votato dall’aula sarà subito inviato per conoscenza, come anche al ministro della Salute Giulia Grillo.
Il testo del documento, lungo e articolato, parla chiaro. “Il Consiglio comunale – si legge all’interno – vista la politica sanitaria attuata negli ultimi anni nella Regione Molise, caratterizzata da tagli alla spesa sanitaria che si traducono in riduzione di posti letti nel pubblico, dismissione di reparti e mancanza allarmante di medici; visto che tale politica ha comportato e sta comportando una penalizzazione sempre più pesante per i cittadini della provincia di Isernia, costretti ad assistere al graduale e inesorabile smantellamento dell’ospedale Veneziale; visto che, nell’imminenza dell’approvazione del nuovo Piano sanitario, giungono allarmanti indiscrezioni su ulteriori depauperamenti delle strutture e dei servizi garantiti dall’ospedale cittadino, che, se fossero confermati, oltre a costituire gravissimo danno all’immagine del suddetto ospedale che così meritoriamente assiste tutta la cittadinanza isernina e non solo, provocherebbe un serissimo danno a tutto il contesto di sanità pubblica regionale e provinciale; ritenuto doveroso per questo Consiglio comunale prendere una posizione fattiva perché venga garantito il diritto alla salute dei cittadini di Isernia e della sua provincia; ritenuto di raccogliere le ansie e le istanze provenienti dalla platea dei potenziali utenti del servizio sanitario pubblico, che guardano con estremo allarme alle paventate ennesime ferite che potrebbero essere inferte all’ospedale cittadino delibera di esprimere tutto il profondo rammarico, il giustificato allarme e la ferma contrarietà dell’intera città e dell’area isernina nei confronti dei tagli fin qui operati e di quelli paventati di strutture e servizi presso l’ospedale “Veneziale” di Isernia”.
Il documento è poi un invito, chiarissimo, a passare all’azione. Esso, infatti, conferisce “espresso mandato al sindaco affinché, con l’ausilio di legali esperti in materia sanitaria e tecnici del settore, ponga in essere tutte le azioni possibili, sia in ambito istituzionale sia, se del caso, anche giudiziario, volte alla salvaguardia dei reparti e dei servizi esistenti presso il locale ospedale”. Di riflesso, il mandato si estende anche a porre in essere “ogni utile azione affinché i reparti e servizi esistenti siano implementati e resi ancora più efficienti e, in primo luogo, sia garantita una sicura rete di emergenza per le patologie tempo-dipendenti, assicurando immediatezza di cure, tanto anche attraverso un controllo e una rivisitazione delle convenzioni con i privati obbligati a garantire le cure urgenti e i ricoveri ai cittadini molisani.
Parola d’ordine, condivisione. Al sindaco, nella sua azione, il Consiglio comunale raccomanda il “coinvolgimento istituzionale di tutte le amministrazioni interessate esistenti sul territorio, a cominciare dall’Amministrazione provinciale di Isernia e di tutte quelle comunali”. Poi la necessità “di promuovere presso questo Comune e presso la Provincia di Isernia, nel più breve tempo possibile, un incontro monotematico sull’argomento in questione, con particolare riferimento al redigendo Piano Sanitario, al quale invitare il presidente della Regione Molise, il Commissario ad acta e i vertici dell’Asrem e della sanità regionale”, senza dimenticare “di inviare copia della presente deliberazione al ministro della Sanità, al presidente della Regione Molise, al Commissario ad acta per la sanità della Regione Molise, al direttore generale dell’Asrem al direttore sanitario dell’Asrem, al direttore del Presidio ospedaliero della Regione Molise”.
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