La Sanità che funziona: nota di merito per l’infermiera che ‘aiutò’ Facciolla a salvare un uomo

Maria Marchese, a telefono, rassicurò il consigliere regionale e gli spiegò le manovre che avrebbe dovuto effettuare per soccorrere l’automobilista, vittima di un grave malore mentre percorreva la strada per Larino

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CAMPOBASSO. Il suo supporto, professionale e anche empatico, è stato determinante. Senza quella guida, che a telefono rassicurava e impartiva direttive, forse quell’uomo – soccorso dal consigliere Facciolla lungo la strada per Larino – non ce l’avrebbe fatta.

Maria e Vittorino si sono conosciuti, si sono stretti la mano e insieme hanno ricordato quei minuti concitati e interminabili quando, insieme e a distanza, hanno cambiato il finale di una storia che oggi possono entrambi raccontare.

Il segretario regionale del Pd, quella mattina, nota l’auto ferma sul bordo della carreggiata. Dentro, un uomo. E’ accasciato, al posto di guida. Senza pensarci su, Facciolla si ferma per prestare i primi soccorsi. Chiama il 118 e, dall’altro capo del filo, l’operatore capisce subito che non c’è tempo da perdere, che ogni minuto è prezioso. L’unico modo per provare ad accelerare le operazioni di soccorso è legato alla collaborazione tra due sconosciuti che reggono le fila del destino di un uomo.

Il consigliere regionale, subito dopo il ‘salvataggio’, ha chiesto di conoscere ‘quella voce’, di stringere la mano di quell’infermiera che, attraverso il 118, lo ha aiutato ad effettuare tutte le manovre necessarie prima dell’arrivo dell’ambulanza.

La conoscenza c’è stata e per Maria Marchese, l’infermiera che ha guidato Facciolla a telefono, è arrivata anche la nota di merito, consegnata ieri dal presidente del Consiglio regionale.

“Maria Marchese – ha detto il presidente Micone – quando ha ricevuto la chiamata, capendo la gravità del caso, ha guidato il consigliere nelle operazioni di primo soccorso, in attesa che giungesse l’autoambulanza sul posto. Operazioni delicate, tempestive ed indispensabili che hanno permesso di salvare la vita dell’uomo. Tutto ciò grazie a lei, al suo prezioso aiuto, alla sua dedizione ed alle sue capacità professionali e doti umane che ha impiegato nel prestare assistenza, in maniera precisa e determinante.

La nota di merito vuole riconoscere all’infermiera Maria Marchese il lustro che è riuscita a dare alla sua categoria lavorativa ed alla nostra terra, che troppo spesso, l’opinione pubblica ed i mass media, toccando il tema sanità, cercano di vituperare e bistrattare focalizzando l’attenzione solo sulle notizie di malasanità. Invece, accaduti come questi, ci ricordano che abbiamo un personale infermieristico, fatto di uomini e donne, che con smisurato sacrificio, immensa professionalità e profonda umanità incessantemente lavora per salvare vite umane. A loro va il nostro grazie” ha concluso Micone.

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