Consiglio sospeso per contestazioni al M5s. Greco: le responsabilità di chi la Regione se l’è mangiata

Le polemiche hanno costretto il presidente di turno Patrizia Manzo a interrompere la seduta monotematica sul lavoro, proseguita poi nel pomeriggio, con l’approvazione di un ordine del giorno condiviso


CAMPOBASSO. Una contestazione accesa. Quanto inattesa. Arrivata durante l’intervento del capogruppo del M5s Andrea Greco, nella seduta monotematica del Consiglio regionale sul lavoro. Una contestazione, quella fatta dai lavoratori che stavano assistendo al dibattito, che ha costretto il presidente di turno Patrizia Manzo a sospendere la seduta.

“Facciamo fatti, non il solito teatrino – le voci di protesta – siete al Governo, trovate le soluzioni”. Contestazioni proseguite per qualche minuto, fino alla sospensione dei lavori, che hanno fatto slittare al pomeriggio la prosecuzione della seduta che doveva essere completata entro la fine della mattinata, per consentire lo svolgimento della riunione ordinaria.

“Capisco la frustrazione dei lavoratori – la replica di Greco – non capisco come si fa ad individuare all’interno del M5s le responsabilità rispetto a chi una Regione se l’è mangiata, noi le soluzioni ve le abbiamo proposte”.

Greco che aveva appena fatto riferimento all’approvazione del cosiddetto decreto ‘Whirlpool’, nel quale è stata fatta rientrare la vicenda Ittierre. Alla concessione di 1 milione di euro per gli ammortizzatori sociali degli ex lavoratori dell’azienda di Pettoranello, ottenuta, ha detto il pentastellato, “grazie all’interlocuzione col ministro Di Maio nostra e della delegazione parlamentare”.“

“Decreto approvato con la formula ‘salvo intese‘ – ha affermato Greco – perché a quanto pare il ministro Salvini non era al Consiglio del ministri, non so se stava facendo il dj da qualche parte. So che viene sicuramente venerdì a Termoli a fare il dj, quindi ci possiamo magari parlare tra un Mojito e un Moscow mule per chiedere che intenzioni ha e se vuole dare l’avallo al decreto Whirlpool”.

Il qui pro quo fuori dall’aula ha provocato la sospensione della seduta, ripresa nel pomeriggio, quando era prevista una riunione ordinaria del Consiglio regionale. E conclusa con l’approvazione di un ordine del giorno condiviso. E votato in maniera bipartisan. Per dare risposte a lavoratori, ex lavoratori e precari. Quelli che aspettano da sempre.

Carmen Sepede

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