L’esponente di Forza Italia ha presentato una mozione, firmata anche da Battista e Trivisonno, per focalizzare le necessità e i bisogni di un’area dove ogni giorno transitano oltre 20mila persone. L’assessore Cretella illustra le azioni da porre in essere per la sicurezza stradale della zona. GUARDA LA VIDEOINTERVISTA
CAMPOBASSO. Pacato e aperto al confronto, Domenico Esposito, eletto in Consiglio comunale con Forza Italia, ha portato all’attenzione dell’aula un tema che sembrava sparito dai radar. La zona industriale di Campobasso, una sorta di ‘enclave’ dove nonostante i numeri da capogiro in termini di aziende, professionisti, dipendenti e semplici clienti (visto che ci sono negozi e centri commerciali) tutto è rimasto ‘all’età della pietra’. Un dato su tutti per comprendere la situazione: esclusi persino dai lavori di cablaggio per la fibra ottica. Che, nei fatti, significa non consentire alle aziende presenti nell’area di usufruire di un servizio che, oggi, è indispensabile per poter lavorare, relazionarsi con i clienti e fare impresa.
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Una mozione (che inizialmente era un ordine del giorno, poi trasformato per consentirne la discussione più veloce) che è stata bocciata in tarda mattinata dall’aula di Palazzo San Giorgio.
Una zona di 90 ettari circa, con 300 partite iva presenti, con oltre 3000 lavoratori che la frequentano quotidianamente, con un flusso giornaliero di persone che varia dai 20mila alle 35mila unità al giorno. Un’area dove ci sono importanti aziende, prima fra tutte ‘La Molisana’, dove insistono attività imprenditoriali che resistono e non scappano via a gambe levate, continuando ad investire; dove c’è persino la Scuola Allievi Carabinieri. Una zona dove non c’è nemmeno una segnaletica degna di tale nome, e l’incidente stradale che è costato la vita ad un giovane a bordo di uno scooter solo qualche mese fa testimonia la pericolosità dell’area: uno stradone buio, dove si pigia sull’acceleratore.
