Casula e stola per Papa Francesco: il dono dei detenuti del carcere di Larino

Attesa in Molise per l’udienza del Pontefice con il personale dell’amministrazione penitenziaria


LARINO. Anche il Molise sarà presente all’udienza speciale di Papa Francesco con il personale dell’amministrazione penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità.  Per l’occasione, dalla Casa circondariale di Larino, ci sarà un dono speciale per il Pontefice.

I detenuti impegnati in un percorso sartoriale e seguiti dall’area trattamentale dell’Istituto, così come dalle sarte volontarie, hanno infatti realizzato la casula e la stola che saranno donati al Santo Padre dalla delegazione molisana.In modo particolare, sulla casula, hanno voluto rappresentare visivamente la sofferenza della condizione detentiva, accompagnando le immagini delle mani protese con un messaggio di speranza e di fiducia per il futuro.

Proprio quella stessa speranza che nasce dal percorso di crescita e di modificazione del proprio essere. Percorso quest’ultimo, che viene sostenuto dagli operatori che nell’Istituto di pena investono le loro risorse umane e professionali. La Polizia penitenziaria, ma anche e soprattutto i funzionari trattamentali e i numerosi volontari che, concretamente, si rendono interpreti di una possibilità di riscatto e di recupero di valori sociali e di civile convivenza.

L’udienza di domani, alla quale prenderanno parte circa 12 mila persone, “è un dono grande per tutti noi”, ha commentato don Raffaele Grimaldi, ispettore generale dei cappellani nelle carceri italiane, che ha ricordato anche come, più volte, Papa Francesco sia entrato nelle carceri e in luoghi di sofferenza, di emarginazione e di povertà, “per parlare della libertà dei figli di Dio. Per incoraggiare al cambiamento e, soprattutto, per lanciare un grido di aiuto, con la speranza di porre l’attenzione nelle istituzioni, nella società civile e verso tutte le comunità cristiane, affinché questi luoghi di dolore siano per tutti una grande sfida di solidarietà e di civiltà”.

A conclusione dell’udienza, Papa Francesco benedirà la Croce della Misericordia, realizzata dai detenuti di Paliano, che successivamente, per coloro che ne faranno richiesta, sarà inviata nelle carceri italiane. Una croce messaggio che apre anche una riflessione sulle madri detenute e sui loro bambini e che vuole rappresentare il desiderio di come esse, con i loro piccoli, possano scontare in luoghi alternativi al carcere la loro pena.

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