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Modaimpresa, antidoto alla rassegnazione del Molise

Isernia/ Bilancio dei primi 4 anni del fenomeno autoimprenditoriale targato Romolo D’Orazio, che punta ogni anno al raddoppio del fatturato. Acquisita la proprietà del marchio Annarita N, si punta a raggiungere i 10 milioni di euro nel 2021. L’economista e azionista Fabio Scacciavillani: noi la dimostrazione che il riscatto è possibile. GUARDA LE VIDEOINTERVISTE


 di Pasquale Bartolomeo

ISERNIA. Territorio, persone, competenze, brand. Su questi quattro valori si è incastonato il gioiello made in Isernia diventato un caso a livello nazionale e non solo, oggetto di studi e analisi per un nuovo modello di business che, unendo competenze diverse, convince e conquista.

ModaImpresa, l’azienda tessile capitanata dal manager Romolo D’Orazio, traccia un bilancio dei primi quattro anni di vita, ma già guarda, con solide basi, al futuro. E’ lo stesso D’Orazio, in una conferenza stampa in cui è affiancato dall’economista Fabio Scacciavillani, in rappresentanza degli azionisti, a svelare i segreti di un’ascesa che sembra non conoscere ostacoli.

LE AREE DEL BUSINESS. Una corsa che, da contoterzisti, ha visto ModaImpresa diventare di recente proprietaria di un importante brand, Annarita N, che sarà prodotto, sviluppato e commercializzato dall’azienda isernina. Un marchio che si va ad affiancare alle altre 4 business unit di Marcobologna, I am Isola Marras, The Editor (marchio giovanile, anch’esso entrato di recente in portafoglio) e altri brand in conto terzi. La forza delle sinergie tra cicli produttivi e aree business permette il mantenimento di una struttura snella, dinamica ed efficiente, che al valore fondante del capitale umano affianca competenze maturate in vent’anni di lavoro in Ittierre, la regina del tessile molisano ormai decaduta.

Proprio sul colosso che fu di Tonino Perna un passaggio, da parte di D’Orazio, è d’obbligo: “Siamo quasi tutti, me compreso, ex Ittierre e non rinneghiamo certo il passato, anzi. Ma bisogna anche andare avanti: oggi vogliamo essere definiti unicamente come ModaImpresa, guardando al futuro e alle prospettive che ci riserverà”.

IN EVIDENZA, LA VIDEOINTERVISTA A D’ORAZIO

D’Orazio e soci, dunque, vogliono ambiziosamente essere padroni del proprio destino. Pertanto, il loro progetto di sviluppo immagina ModaImpresa, di qui a qualche anno, come punto di riferimento nazionale del Brand & Licensing, ovvero la gestione integrata di marchi propri o in licenza esclusiva di produzione e distribuzione. “Una visione folle, penserà qualcuno – ha detto D’Orazio – ma basterebbe ricordare da dove siamo partiti quattro anni fa e guardare cosa abbiamo fatto fino ad oggi, per rendersi conto che un po’ di sana follia c’era anche prima”. Un successo che è merito sicuramente del management, ma condiviso con i soci azionisti – da Scacciavillani e altri italiani a investitori cinesi che hanno sposato il progetto – che rappresentano un parterre qualificato e capace di garantire solidità e sicurezza.

I NUMERI. Il fatturato 2019 sarà tra 2.2 e 3 milioni di euro. Stando a stime prudenziali, nel 2020 sarà invece pari a 4.8 milioni di euro, ma si punta a far sì che superi i 5 milioni. Numeri, rimarca D’Orazio, non già meramente potenziali, ma esistenti, visto che nel settore si pianifica e lavora con un anno di anticipo. Guardando ancora avanti, nel 2021 l’obiettivo è 6.8 milioni; nel 2022, infine, circa 10 milioni. Un raddoppio costante, dunque, “che non è certo da tutti, su un territorio come il nostro”. Da sottolineare, infine, l’aumento del capitale sociale a 2 milioni di euro. Un segnale che ModaImpresa ha voluto dare per far recuperare davvero credibilità al settore del tessile, “visto che i soldi – conclude con orgoglio il manager isernino – qui li mettono gli imprenditori”.

Parola poi a Scacciavillani, che ha fieramente rivendicato come l’azienda possa essere considerata, a buon diritto, “un antidoto alla rassegnazione, all’assistenzialismo, ai piagnistei, all’arrendersi senza combattere. Abbiamo voluto dare un esempio alle energie positive rimaste sul territorio, dimostrando che è possibile costruire il successo unendo competenza, voglia di lavorare e capitali”. Un traguardo, ha sottolineato l’economista e giornalista molisano, “che nasce da un gioco di squadra obbligato, dove ognuno è nel proprio ruolo. Partiamo dal Molise, ma guardiamo in prospettiva ai mercati internazionali dove si gioca la partita dell’espansione. Dalla nostra parte, abbiamo la capacità di unire competenze diverse ed essere prudenti nel fare i passi giusti, al saper pensare a livello globale. Di qui la mia aspirazione – ha concluso – Vorrei che ModaImpresa diventasse il centro propulsore di una filosofia volta alla trasformazione del corpo in un oggetto d’arte; una filosofia che, insomma, leghi il corpo al bello”.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A SCACCIAVILLANI

 

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