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Termoli-Lesina, scontro a distanza Nagni-Roberti: il ‘nodo’ della stazione decentrata

In merito al progetto che prevede il raddoppio della linea ferroviaria adriatica. E il sindaco annuncia l’arrivo in Molise dei responsabili di Ferrovie Italiane


CAMPOBASSO. Termoli-Lesina, sul raddoppio della linea ferroviaria adriatica botta e risposta tra l’ex assessore regionale ai Lavori pubblici Pierpaolo Nagni e il sindaco di Termoli Francesco Roberti.

“Credo sappiano tutti – le parole di Nagni – quanta fatica è costata alla politica molisana far sentire la propria voce nella oramai lunghissima diatriba sul raddoppio ferroviario Termoli-Lesina. Per anni, in questa storia, il Molise non ha toccato palla, escluso da modifiche e miglioramenti che, invece, la Puglia aveva richiesto e ottenuto con facilità e disponibilità. Solo dopo il nostro “no” perentorio qualcosa si mosse e così iniziammo un lungo iter per ottenere quelle migliorie, a nostro avviso, indispensabili per il territorio, bilanciando le richieste anche alle capacità finanziarie dell’opera, che rischiava davvero di non partire”.

Da qui, ha rimarcato Nagni, lo spostamento del percorso dalla costa a una zona più interna, per ‘liberare’ diversi chilometri a Campomarino, immaginando per quell’area uno sviluppo più compatibile. Per Termoli, oltre allo spostamento della linea, la questione del miglioramento dell’impatto acustico nelle aree con insediamenti abitativi.

Mai abbiamo accolto l’idea di Rfi di delocalizzare la stazione di Termoli – ha aggiunto Nagni – proposta originaria del progetto che, d’altronde, Rfu aveva realizzato nella vicina Vasto. Abbiamo sempre pensato che la stazione al centro di una città sia una ricchezza assoluta in termini di comodità di trasporti, di impatto economico, di funzionalità. Tutte le città italiane più importanti hanno migliorato le location delle stazioni centrali ma non si sono mai immaginate di spostarne la sede, soprattutto ora che le linee elettriche garantiscono un impatto inquinante davvero basso”.

“Altra cosa, e mi rendo conto complessa – ha rimarcato ancora l’ex assessore – è la situazione dell’impatto acustico delle aree. Noi ci battemmo per modificare il progetto immaginando la copertura dei binari piuttosto che le barriere fonoassorbenti, trovando sempre la resistenza di Rfi. Ora leggo che tutte le forze politiche concordano nel richiedere la stazione unica Termoli-Campomarino. Io vi consiglio di rifletterci un po’, magari sentendo nelle forme previste dalla legge i cittadini, potrebbe essere utile e democratico farlo”.

Non si è fatta attendere la replica, pungente, di Francesco Roberti. “Il grande risultato ottenuto dall’ex assessore Nagni – ha affermato il sindaco di Termoli – consisterebbe, nel costruire per Campomarino una nuova stazione all’altezza di Nuova Cliternia, un tunnel sotto Campomarino e il collegamento al doppio binario esistente all’altezza del cosiddetto fiocco di derivazione Termoli-Campobasso”.

“Le uniche opere ottenute per Termoli – ha aggiunto Roberti – sono le barriere antirumore e null’altro, poiché pure i treni sfreccerebbero all’interno della stazione senza nemmeno fermarsi a Termoli, essendo considerata, tale fermata, antieconomica. Comprendo bene quanto tempo l’esperto assessore abbia dedicato anche alla tratta Termoli-Campobasso, con ottimi risultati e quanto ne ha speso per migliorare le condizioni del trasporto su gomma (vedi gli autobus)”.

“Al fine di non vanificare il sovrumano sforzo dell’ex assessore, ma soprattutto nell’interesse della città che rappresento – ha concluso il sindaco – i responsabili di Ferrovie Italiane presto verranno in Molise, per discutere con azioni concrete cosa possiamo fare noi per loro e cosa possono fare loro per il nostro territorio”.

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