Presentato oggi dal presidente Toma e dal dg Lucchetti il progetto di telemedicina che consente di abbattere i tempi nella cura di quelle patologie che devono essere affrontate con velocità e cure tempestive. Potranno essere usati anche per i consulti a distanza con il Santobono di Napoli per la Pediatria e la Neonatologia


di Lucia Sammartino

CAMPOBASSO. Il futuro è oggi, nella sanità regionale che punta all’eccellenza sul territorio. Nonostante tutto. Gli ultimi arrivi non hanno fattezze umane, ma sono altamente qualificati. Specializzati nel trattamento delle malattie tempodipendenti, con occhi che riescono ad entrare persino nelle pupille per scandagliare patologie e proporre cure.

Tre robot che abbattono, con la tecnologia d’avanguardia, le distanze tra specialisti e pazienti, tra la stroke unit e le persone colpite da ictus, ad esempio. Dispositivi medici, non informatici, che diventano fondamentali per ridurre notevolmente i tempi che sono il peggiore nemico, quello più sudbolo e che spesso diventa insormontabile. Questa mattina, nella sala parlamentino della Giunta regionale, il presidente Donato Toma e il direttore generale facente funzioni Antonio Lucchetti hanno illustrato i tre nuovi ‘arrivi’ nella sanità molisana.

L’Asrem, infatti, si è dotata di recente di un sistema di telemedicina allo scopo di “sfruttare i supporti tecnologici – ha spiegato il governatore – per ottimizzare i collegamenti tra i presidi ospedalieri e migliorare l’efficienza e l’efficacia della cura anche mettendo in comunicazione professionisti che operano in sedi diverse”.

Il progetto è stato curato dalla Direzione generale della Salute della Regione Molise guidata da Lolita Gallo. Rientra nel Piano attuativo “Agenda digitale per la salute” ed è stato finanziato con fondi Por Fesr-Fse 2014-2020. Quindi, come ha rimarcato il presidente Toma, nessuna sottrazione di fondi dal bilancio della Sanità. “Aspettiamo dal Mef quelli per l’edilizia sanitaria – ha chiosato con il suo consueto humor – ma i tempi sono maturi, le pere cadranno dall’albero”.

I tre robot, che troveranno impiego al Cardarelli di Campobasso e negli ospedali di Isernia e Termoli, sono nei fatti apparecchiature mobili che saranno a brevissimo utilizzati nelle corsie per consulti a distanza ma anche intramoenia e con centri specializzati come, ad esempio, per quanto riguarda la Pediatria e la Neonatologia, il Santobono di Napoli. E’ la novità anticipata dal dg Lucchetti.