HomeNotizieCRONACAIsernia, carburante taroccato: benzinaio denunciato per frode rischia due anni di carcere

Isernia, carburante taroccato: benzinaio denunciato per frode rischia due anni di carcere

Le Fiamme Gialle hanno eseguito una serie di verifiche, dalle quali sono emerse delle anomalie riguardo il ‘punto di infiammabilità’ che causa danni ai motori delle auto e all’ambiente


ISERNIA. Frode nell’esercizio del commercio, per aver immesso in consumo carburante qualitativamente non conforme alle vigenti disposizioni di legge: pesante l’accusa formulata nei confronti di un benzinaio, denunciato dalla Guardia di Finanza di Isernia. I militari hanno sottoposto a verifica un distributore della provincia. L’ispezione è stata inserita in un più ampio dispositivo attuato per il controllo dei distributori.

Le Fiamme Gialle hanno eseguito controlli sui prezzi praticati e sulla reale quantità di prodotto erogato dall’impianto. Non solo. Attraverso il prelevamento e l’analisi di campioni, hanno verificato la qualità del carburante. Il controllo, condotto dai militari del Gruppo di Isernia, ha consentito di accertare l’avvenuta erogazione di gasolio non conforme alla legge in relazione al cosiddetto ‘punto di infiammabilità’, valore che corrisponde alla temperatura più bassa dove si formano vapori in quantità tali che, in presenza di aria e di innesco, danno luogo alla combustione.

In particolare, il minimo valore di infiammabilità riscontrato nel gasolio, pur non generando da subito anomalie di funzionamento ai motori delle autovetture, manifesta, nell’uso prolungato, effetti negativi e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori.

Proprio questi ultimi, infatti, sono stati frodati poiché hanno acquistato a prezzo di mercato un prodotto energetico non idoneo al regolare funzionamento dell’autovettura, al punto che avrebbe potuto danneggiarne il motore. Il gestore titolare del distributore stradale, denunciato per violazione dell’art. 515 del codice penale, rischia la reclusione fino a due anni o una multa fino a 2.065 euro.

E, sempre nel corso della stessa attività è stata contestata anche la sanzione amministrativa per la violazione relativa all’omessa comunicazione dei prezzi dei carburanti praticati al pubblico. Nel corso di un ulteriore controllo presso un distributore stradale di carburante sito nel capoluogo pentro, le Fiamme Gialle del Gruppo hanno sequestrato ben sei erogatori di prodotto petrolifero.

I finanzieri, nel verificare il corretto funzionamento degli erogatori e l’avvenuta effettuazione delle previste verifiche periodiche di taratura degli stessi, hanno riscontrato che il gestore non aveva effettuato la verifica periodica delle cosiddette ‘pistole”, che ha lo scopo di garantire il mantenimento nel tempo dell’affidabilità delle quantità di carburante erogato. Pertanto, si è proceduto al sequestro amministrativo degli erogatori e sono state elevate sanzioni amministrative nei confronti del gestore.

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