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Bolli auto, la sanatoria stabilita dalla pace fiscale opera per legge

Il condono riguarda le cartelle 2000-2010: breve guida per il contribuente. Gli effetti scattano in automatico in caso le cartelle vengano riscosse dall’Agenzia delle Entrate


di Domenico Carola per ‘Il Sole 24 Ore’  *

Da diversi giorni la sede dell’ICA, concessionaria regionale per la riscossione delle tasse auto non pagate, è presa d’assedio da parte di cittadini richiedenti spiegazioni sull’ordinanza ingiunzione ricevuta.
Tanto premesso riteniamo utile qualche chiarimento sulla materia.

La norma che ha previsto la sanatoria per le cartelle di pagamento anche in materia di bollo auto per tutti gli anni compresi tra il 2000 ed il 2010 c’è già: è l’art. 4 D. L. n.119 del 23 ottobre 2018, convertito in Legge n. 136 del 17 dicembre 2018. Si tratta del Decreto fiscale 2019 chiamato anche “strappacartelle”, mediante il quale il Fisco cancella le minicartelle di importo fino a mille euro e così cancella i debiti arretrati.
La sanatoria del bollo auto, quindi, è già in vigore da mesi, ma le vecchie abitudini sono dure a morire e così l’eliminazione di questi vecchi debiti adesso arriva anche dai giudici, che con una recentissima sentenza, Comm. trib. reg. Marche, n. 692/2019 del 16 settembre 2019, hanno stabilito che la cartella di pagamento per bollo auto con importo inferiore a mille euro rientra nella pace fiscale.
Quando ciò non avviene e il Fisco continua a notificare cartelle di pagamento oppure ci sono giudizi in corso su cartelle notificate prima dell’entrata in vigore della pace fiscale – nel caso deciso dai giudici l’importo era di 930,60 euro e riguardava la tassa automobilistica per l’anno 2001 richiesta da una Regione – il contribuente ottiene piena ragione e il suo debito viene cancellato perché così prevede la legge.
Ergo, se nel corso degli anni si sono accumulati una serie di piccoli debiti di imposta (Iva, Irpef, IMU) o di tasse (TARI, tasse automobilistiche ecc.) ed anche contravvenzioni al Codice della strada, la buona notizia è che questi debiti vengono cancellati per l’intero importo. Dicevamo che l’eliminazione di queste cartelle dovrebbe operare automaticamente in quanto l’agente di riscossione è tenuto a cancellare la somma dal carico debitorio. Per essere chiari e esaustivi cerchiamo di fare qualche esempio pratico.

Come si calcola l’importo dei 1.000 euro? Comprende solo il tributo o anche gli interessi e le sanzioni? Questa soglia riguarda ogni tipo di ammontare cioè capitale, interessi e sanzioni. A differenza delle c.d. “rottamazioni” (che abbuonano solo le sanzioni e gli interessi), questo provvedimento elimina anche il capitale. Ogni tipo di debito sarà azzerato purché il suo importo arrivi fino a 1000 euro. Se invece le partite di ruolo contenute nella cartella superano anche di poco i 1.000 euro, non saranno cancellate affatto. La norma opera in modo da eliminare interamente tutte le voci inferiori a 1.000 euro contenute nelle cartelle, mentre per quelle al di sopra di tale importo il debito rimarrà integralmente.

Come si calcola la soglia dei 1.000 euro? L’importo soglia di 1.000 euro non è riferito all’intera cartella ma ai singoli carichi, cioè ai ruoli che la compongono. Ogni ruolo corrisponde a una specifica richiesta di pagamento, che può essere relativa ad imposte e tasse di vario genere, ma anche a sanzioni o interessi. Se la cartella contiene diversi ruoli, ad esempio Irpef non versata per un tributo di 900 euro, Irpef sanzioni per omesso o ritardato versamento di 600 euro, interessi pari a 200 euro, l’importo complessivo sarebbe di 1.700 euro, ma ciascun ruolo singolarmente considerato non supererà 1.000 euro: quindi saranno tutti condonati.

Da quando ha effetto la cancellazione? Il periodo temporale di riferimento copre l’intero arco dall’1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Non si guarda alla data di insorgenza del debito, ma alla data in cui esso è stato affidato all’agente per la riscossione.
Così, ad esempio: un tributo del 1998 potrà rientrare nella sanatoria se risulta affidato dal 2000 in poi; una cartella comprendente debiti tributari del 2009 e del 2010 sarà invece esclusa se essi furono affidati mediante ruolo all’agente per la riscossione oltre la data del 31 dicembre 2010. In pratica per individuare questa data occorre guardare la data di formazione e di emissione del ruolo, che è espressamente indicata in ogni cartella, nel dettaglio dei singoli debiti che la compongono.

Riassumendo: per vedere cancellati i bolli auto dal 2000 al 2010 compreso per importi fino a mille euro non c’è bisogno di fare richiesta. I ruoli dovrebbero essere depennati automaticamente, già dalla fine dell’anno scorso. Se la cancellazione non fosse avvenuta o se c’è una causa in corso per questo tipo di cartelle, allora i giudici stabiliranno l’annullamento del debito.

 

*responsabile dell’Osservatorio del Codice della Strada, settore de ‘Il Quotidiano del diritto on line’ de ‘Il Sole 24 Ore’

 

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