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Salvini ‘manda’ Colla in Molise, Mazzuto non si scompone: processi che vanno assecondati

L’assessore regionale della Lega in linea con la decisione assunta a livello nazionale, un processo riorganizzativo che sta interessando le regioni meridionali


CAMPOBASSO. “Qual è il problema”, risponde subito Luigi Mazzuto alla domanda d’obbligo, visto che da ieri ufficialmente non ricopre più il ruolo di coordinatore regionale della Lega Molise. Al suo posto è stato designato il deputato Jari Colla, giovane lumbard finito nell’occhio del ciclone giudiziario per una condanna nella ‘Rimborsopoli” del Pirellone assieme alla ben più famosa Nicole Minetti.

“Certo che ne ero a conoscenza – spiega con la solita cortesia, nonostante gli impegni della mattina nell’assessorato che guida da un anno e mezzo -, ne avevamo parlato e, del resto, la riorganizzazione del partito sul territorio sta avvenendo in molte regioni. La Lega è il primo partito, il tempo del pionerismo è finito anche nel Meridione e credo che i processi di crescita vadano assecondati e supportati. Non ostacolati. L’onorevole Colla è un valido esponente del mio partito, perché la Lega è sempre il mio partito – aggiunge – è sono certo rappresenterà un valore aggiunto, sebbene non sia stato eletto qui, per la voce del Molise in Parlamento”.

La decisione di sostituire l’assessore regionale che ha portato la Lega, in Molise, da percentuali da prefisso telefonico al successo incassato nelle recenti competizioni elettorali – locali e non – è stata accolta e ben digerita da Mazzuto che rilancia. “Il doppio ruolo, quello di coordinatore e di assessore, crea dei problemi in termini di tempi e disponibilità. Anche di questo si è ragionato”.

La fase riorganizzativa della Lega sul territorio ha già visto altri avvicendamenti, anche in Abruzzo tanto per citare una realtà territoriale vicina, simile, con un governo a guida centrodestra. Un impegno, quello di coordinatore regionale del primo partito italiano, che richiede tempo che è parecchio difficile da trovare se si ricopre anche il ruolo di assessore regionale al Lavoro e alle Politiche Sociali.

“Il partito si sta dotando di una infrastruttura nazionale – continua Mazzuto –; io il mio ‘servizio’ l’ho reso in questi anni e oggi sono pronto a fare ancora di più”. Chissà se questa nomina porterà ad una nuova serenità nell’ambito dei rapporti con le esponenti del suo partito in Consiglio regionale, se spegnerà il ‘fuoco amico’ che in questi mesi ha esploso parecchie munizioni. Lui, Mazzuto, non si scompone.

“I processi del passato appartengono al passato: la Lega è un partito serio, che ha delle regole da rispettare come le decisioni che vengono assunte. Certo – ammette – è stato un passaggio negativo per la Lega in Molise e io, sinceramente, non me lo aspettavo. Salvini ha preso le decisioni del caso”. Impossibile prevedere cosa accadrà, se ci saranno dei ritorni o dei nuovi arrivi. Intanto il Molise aspetta la prima visita ufficiale dell’onorevole Jari Colla. L’uomo che traghetterà la Lega del Molise dal pionerismo ad un partito ‘infrastrutturato’.

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