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Il Governo scommette sui tratturi, ma il Molise chiede le strade: l’impegno di Giuseppe Conte

Rispondendo alla richiesta del governatore Donato Toma, che ha rilanciato sulla superstrada Termoli-San Vittore, il premier ha garantito la volontà di intervenire con Anas e Ferrovie. Perché senza un sistema efficiente di collegamenti anche lo sviluppo non può decollare


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Non solo i tratturi, che attraverso le antiche vie della transumanza potranno portare in regione gli amanti del turismo ‘slow’, lento. Per rilanciare lo sviluppo e superare l’isolamento, di conseguenza lo spopolamento, il Molise chiede interventi sulla viabilità: strade più efficienti, collegamenti ferroviari più rapidi e moderni.

Altrimenti imbeccare la via dello sviluppo resta difficile, anche con i 220 milioni di euro che il Governo ha appena stanziato con il Cis, firmato ieri a Campobasso dal premier Giuseppe Conte. Nello strumento ben 129 milioni di euro sono stati destinati alla riqualificazione e alla promozione turistica dei tratturi. Il progetto che più ha colpito Roma. Ma non basta.

A chiedere a Conte di migliorare i collegamenti sono stati ieri sia il sindaco di Campobasso Roberto Gravina che il governatore del Molise Donato Toma.

“Che il Cis sia l’inizio di un percorso che possa davvero rilanciare questa regione – ha detto Gravina – la cui atavica deficienza infrastrutturale non consente di guardare verso l’orizzonte con il giusto ottimismo. Campobasso e il Molise aspettano, da più di 30 anni, la dorsale stradale capace di attraversare questa regione in sicurezza e rapidità”.

Il presidente della Regione Toma ha fatto anche di più. Ha chiesto la strada a quattro corsie. La superstrada Termoli-San Vittore. Richiesta, ha precisato, inviata da mesi al ministro dei Trasporti, che ha già ricevuto il parere tecnico positivo dell’Anas. “Non è possibile – ha rimarcato Toma – rimanere così indietro rispetto ad altre realtà, che in questi anni hanno avuto la possibilità di realizzare importanti opere strategiche sui propri territori. Ci aspettiamo sensibilità politica sulla realizzazione di questa arteria”.

Una richiesta ben precisa, accompagnata da un’apertura al tema dell’autonomia differenziata, purché questo vada di pari passo con la perequazione infrastrutturale.

Conte ha raccolto l’invito e ha dato il suo impegno: “Coinvolgeremo Anas e Ferrovie”. Del resto il premier, nella sua prima visita a Campobasso, aveva detto di conoscere “ogni chilometro di strade di questa regione”. Cosa non difficile da credere, per un presidente nativo di Volturara Appula, comune di quella Daunia che più di una volta ha chiesto l’annessione al Molise.

Una regione alla quale il presidente del Consiglio ha mostrato non poca attenzione, come dimostrano le tre visite in appena otto mesi. Che non finiscono qui. “Tornerò per la quarta, la quinta e la sesta volta – la sua promessa – Da presidente e quando non sarò più presidente”. Su strade migliori, è l’auspicio. 

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