Un proscioglimento. Processo al via il 17 dicembre. È quanto stabilito dal gup di Vasto nell’ambito dell’inchiesta sul mancato completamento dell’invaso


VASTO/CHIAUCI. Otto rinvii a giudizio e un proscioglimento nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di completamento della diga di Chiauci. Questo quanto disposto dal gup del Tribunale di Vasto Italo Radoccia, al termine dell’udienza preliminare a carico delle nove persone indagate.

A processo andranno l’ex commissario del Consorzio di bonifica Sud di Vasto Fabrizio Marchetti, il responsabile unico del procedimento Michelangelo Magnacca, il direttore del Consorzio Nicolino Sciartilli, il commissario regionale della Convenzione Sandro Annibali, gli ingegneri Sante Di Giuseppe, Giovanni Sportelli e Gilda Buda e l’imprenditore Giuseppe Latte Bovio. Prosciolto, invece, l’altro commissario Rodolfo Mastrangelo.

Diversi i reati contestati, in concorso e a vario titolo: l’aver procurato un ingiusto vantaggio, l’appropriazione indebita per l’indennità di rimborso e spese non dovute e l’abuso per lavori da decine di milioni di euro per completare l’opera pubblica, i cui lavori hanno avuto inizio nel lontano 1985 e non sono ancora del tutto completati.

L’invaso è stato progettato e realizzato per risolvere la carenza idrica nel vastese e anche nel Basso Molise.

In aula, per l’avvio del processo, si torna il prossimo 17 dicembre.

 

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