Alloggiano in hotel e poi vanno via senza pagare, turisti furbetti nei guai

Si tratta di una famiglia di Cerignola, in visita a San Massimo, finita nella rete dei carabinieri. Si cerca un sesto complice

SAN MASSIMO. Arrivano in un albergo di San Massimo, come un normale gruppo di turisti. Cenano, passeggiano, pernottano e poi se la danno a gambe senza pagare il conto.
Ma vengono individuati e denunciati dai carabinieri di Bojano per insolvenza fraudolenta. Si tratta di cinque persone di Cerignola. Ma si cerca pure un sesto complice.

Qualche settimana fa, infatti, il gruppo aveva prenotato telefonicamente due camere da letto in una famosa struttura ricettiva del piccolo comune matesino e nella circostanza, appena poggiati i bagagli, si è recato nella sala ristorazione per consumare una lauta cena.

Dopo aver mangiato e bevuto – proprio come nella storia della famiglia Michelasso, narrata dal Burgazzi – i turisti hanno fatto una passeggiata e si sono ritirati nelle camere poco prima occupate.

L’indomani, il titolare, non vedendoli giungere per la colazione e dopo aver atteso qualche tempo, insospettito, si è accorto che nel parcheggio non vi erano più le auto in uso ai sei ospiti e ha deciso di ispezionare le camere, trovate vuote.

Immediata la denuncia ai Carabinieri della Stazione di Bojano, che da subito hanno effettuato accertamenti sull’utenza utilizzata per la prenotazione, nonché hanno visionato i filmati del sistema di videosorveglianza, sia interno che esterno, di cui la struttura risultava munita e dai fotogrammi, con la collaborazione dei colleghi del centro foggiano, sono riusciti a individuare cinque dei sei soggetti, autori in concorso tra loro del reato di insolvenza fraudolenta. Gli stessi sono stati già raggiunti da avvisi di garanzia.

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