Green dentistry: la nuova frontiera dell’odontoiatria in Italia

Nei centri Odontosalute di Napoli e Isernia eliminato il consumo dell’acqua imbottigliata in contenitori di plastica


Il Consiglio dell’Unione europea lo ha confermato: a partire dal 2021 nei paesi dell’Ue sarà vietata la vendita dei prodotti di plastica. I centri odontoiatrici Odontosalute Napoli e Isernia hanno così pensato di anticipare i tempi, adeguandosi ad uno stile di vita plastic free. Già da un anno le due strutture hanno installato dei sanificatori in grado di trasformare l’acqua proveniente dagli acquedotti cittadini in potabile, eliminando quindi i vecchi dispenser di plastica. Adesso, però, la ferma volontà di salvaguardare l’ambiente ha portato
Odontosalute Napoli e Isernia a compiere un ulteriore sforzo: i dipendenti e i collaboratori hanno ricevuto, infatti, un kit completo di cestello portabottiglie e sei bottiglie di vetro, al fine di poter riempire sul posto di lavoro i contenitori e portare quindi ciascuno l’acqua nelle proprie abitazioni.
“Non è certo il primo intervento mirato alla salvaguardia ambientale che mettiamo in campo nelle nostre strutture odontoiatriche – ha dichiarato l’amministratore dei due Odontosalute Barbara Avicolli – da sempre differenziamo i nostri rifiuti; lo scorso anno, poi, su iniziativa del Dr Alessandro Greco abbiamo lanciato una campagna di raccolta degli allineatori ortodontici non più utilizzabili e smaltibili solo nell’indifferenziata, se non adeguatamente igienizzati. Ciò ha fatto sì che i pazienti conferissero presso i due centri le mascherine utilizzate che, a seguito di una accurata igienizzazione da parte delle assistenti alla poltrona, potessero quindi essere smaltite nella plastica. Infine, nei ‘Fridays for future’, sono stati convolti i pazienti in iniziative di sensibilizzazione alla causa ambientale. La possibilità di approvvigionarsi l’acqua direttamente sul posto di lavoro e mediante l’uso di bottiglie di vetro è l’ennesima azione che dispone i nostri centri in una innovativa mission di ‘green dentistry’, a riprova del fatto che a volte basta davvero poco per fare la differenza. Abbiamo stimato, da un rilievo interno condotto nelle due realtà, infatti, che ciascun collaboratore consuma tra le 30 e le 35 bottiglie di acqua di plastica in un mese, in un anno, quindi, il consumo individuale è pari a 360/420 bottiglie di plastica. Se si considera il consumo complessivo dei circa 40 collaboratori, l’ammontare è di
14.400/16.800 bottiglie di acqua l’anno, con una spesa media complessiva di euro 3.600/4.200. L’azione – ha concluso Barbara Avicolli – ha evidentemente anche delle ricadute benefiche sulle tasche dei nostri collaboratori. L’auspicio è che la consapevolezza che per imbottigliare, trasportare e tenere al fresco una
bottiglia d’acqua serve un’energia pari a circa duemila volte quella necessaria per ottenere la stessa quantità d’acqua da un rubinetto collegato all’acquedotto, renda tutti più attenti al consumo della plastica”.

 

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