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Fibrillazioni nel centrodestra, Calenda ‘richiama’ Toma: “Pressioni continue, ma il tempo delle mele è finito”

Avvertimento della consigliera pentra all’indirizzo del governatore, esortato a compiere più scelte nell’interesse di tutti e non solo di pochi


CAMPOBASSO/ISERNIA. Che vi fosse maretta nel centrodestra regionale era chiaro da un po’. Ultima prova, in ordine tempo, una riunione di maggioranza con gli animi molto accesi e con strascichi finanche fuori dalle stanze di palazzo. E se il presidente Toma è volato negli States, accantonando solo temporaneamente le fibrillazioni politiche, salvo fare una giunta via Skype per la nomina del Commissario straordinario Asrem, qualcuno rimasto a casa non ha interrato affatto l’ascia. Al contrario, ha deciso di sfoderare le armi per incalzare il governatore riportandolo alle “responsabilità verso i cittadini”, agli impegni presi e oggi – a quanto pare – non mantenuti.
Si tratta della consigliera Filomena Calenda, la quale, attraverso un duro sfogo social, a tratti sibillino, incalza Toma, chiedendo concertazione nelle scelte, il rispetto nei confronti del “popolo” e non il perseguimento degli interessi di una ristretta cerchia. Sfogo nel quale parla di non meglio specificate “pressioni”. Affermazioni che gettano ombre sugli equilibri del centrodestra e sulla gestione degli stessi.

“Sono stata attenta e critica, – dice Calenda – quando era necessario a non rompere gli equilibri, già dall’inizio instabili, perché dovevo capire chi facesse cosa, chi faceva e continua a fare il direttore d’ orchestra …. Non sopporto più queste pressioni continue. Ora è maturo il tempo di far capire al governatore Toma che il tempo delle mele è finito. Nessuno, dico, nessuno può continuare a fare scelte che sembrerebbero utili solo a ‘pochi’. Un buon amministratore deve pensare al popolo – ancora la consigliera pentra – a quel popolo che fuori dal Consiglio regionale grida perché non ascoltato, perché messo ai margini. 18 mesi di sofferenza dove tanti sono stati i provvedimenti inevasi; parlo di cose semplici, mozioni votate all’ unanimità affinché ci fosse una moratoria per i reparti e servizi ospedalieri a rischio chiusura in tutto il territorio, per il trasporto dializzati, per i lavoratori in attesa di risposte. Abbiamo bisogno di fare altro per dimostrare lo schifo, sì, ripeto, lo schifo che percepiscono gli esterni? Tutti corazzati! Non vado oltre per ora, non è il caso …”.

Governatore avvertito.

 

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