Sanità pubblica da difendere, Pastore: la protesta va portata a Roma

Tanti i temi che verranno affrontati nel corso dell’assemblea promossa dal Forum e dal comitato ‘Isernia Beni Comuni’ in programma il 6 novembre nella Sala Gialla della Provincia

ISERNIA. “Siamo all’epilogo della distruzione del sistema sanitario pubblico”. Lo ha ribadito il dirigente medico del ‘Veneziale’ di Lucio Pastore alla vigilia della assemblea pubblica che il 6 novembre alle ore 17 si terrà nella Sala Gialla della Provincia di Isernia.

A chiamare a raccolta i cittadini è il Forum in Difesa della Sanità Pubblica che, insieme al comitato ‘Isernia Beni Comuni’ ha organizzato un’assemblea pubblica nel capoluogo pentro.  Nel corso dell’incontro verranno discusse, insieme ai cittadini, le proposte e le azioni da intraprendere in relazione alla situazione drammatica che la sanità sta vivendo.

“Il problema sanità in Molise – ha evidenziato Pastore – riguarda la ripartizione del fondo regionale, dei posti letto e delle altre risorse. Se il 43% del fondo, il 40% dei posti letto ed i fondi pubblici per l’edilizia sanitaria vanno a privati convenzionati, non ci sono risorse per le strutture pubbliche che stanno progressivamente chiudendo”.

Altro aspetto riguarda l’interlocutore che, ad avviso del dirigente medico, non è più la Regione, per effetto del commissariamento. E proprio per questo la protesta va portata a Roma.  “Il commissariamento dello Stato – ha evidenziato Pastore – dovrebbe scattare subito, appena si determina il deficit finanziario di gestione, e portare a un risanamento nello spazio di uno, due anni. Lo Stato, invece, continua da 12 anni a tenerci in regime di commissariamento e con questa scusa privatizza il sistema e scarica i costi sui cittadini molisani. In nome del risanamento finanziario si sono chiusi ospedali, servizi, si sono ceduti ai privati convenzionati servizi e posti letto, si sono aumentati i budget verso gli stessi. Ma ancora bisogna rilevare che paghiamo le tasse più alte e altri balzelli per volontà dei commissari, espressione non di realtà locali ma dello Stato centrale. In tutto questo il debito, dopo 12 anni continua ad essere presente”.

Tanti dunque i temi che verranno affrontati durante il confronto che servirà a stabilire quali sono le azioni da intraprendere per provare a invertire il trend e salvaguardare, con mezzi efficaci, la sanità.

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