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Ricordare il passato per celebrare il presente: Venafro onora le vittime dei bombardamenti d’ottobre

Nell’intento di porre termine a questa “ingiustificata e imperdonabile dimenticanza ufficiale”, l’amministrazione comunale ha deciso di indire una celebrazione per giovedì 7 novembre


VENAFRO. Ottobre 1943. Le truppe alleate erano attestate ai margini meridionali della pianura venafrana: dovevano affrontare e superare la linea fortificata tedesca Winterline a ridosso delle prime cime delle Mainarde per proseguire l’avanzata verso Roma. Intanto i servizi di intelligence militare alleati avevano scoperto che anche sulle montagne di Venafro c’erano postazioni tedesche. Iniziarono allora i bombardamenti per preparare e favorire l’avanzata della fanteria e iniziarono purtroppo le vittime, tragiche conseguenze civili delle strategie militari. In quel mese parecchi cannoneggiamenti interessarono anche la città e in particolare in quelli del 5-6-9-16-22 perirono le prime vittime civili venafrane, causando vivo dolore e la consapevolezza del pericolo per l’avvicinamento del fronte attivo. Lo strazio della popolazione fu acuito dall’annientamento di un intero nucleo familiare e dalla morte di due bambini.

Ma una tragedia maggiore per il numero di vittime e che coinvolse ancora di più i venafrani avvenne pochi mesi dopo, nel marzo del 44, con il bombardamento per errore della città: fu tale il dramma sociale che negli anni si perse il ricordo ufficiale delle vittime dell’ottobre del 43, ricordate soltanto dai familiari.

“L’amministrazione comunale – si legge nel comunicato – nell’intento di porre termine a questa ingiustificata e imperdonabile dimenticanza ufficiale, per fissare nel ricordo cittadino le vittime e onorarle attraverso i loro discendenti, invita la cittadinanza alla commemorazione civile che si terrà giovedì 7 novembre dalle ore 11 nei pressi della Cattedrale. Il luogo è stato scelto perché, essendoci stati vari cannoneggiamenti in diversi posti, pur se abbastanza vicini, non era possibile individuarne uno specifico e simbolicamente lo slargo della Cattedrale ne rappresenta il centro”. Il programma prevede la deposizione di una corona a memoria, i saluti del Sindaco e dei momenti di ricordi familiari e storici.

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