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Mafia, confermato l’arresto di Nicosia. Il gip su Occhionero: “Grave difetto di consapevolezza”

Dure le parole del giudice nei confronti della deputata molisana, il cui ex collaboratore è finito in carcere per associazione mafiosa


PALERMO. Non è indagata, ma il gip di Sciacca Alberto Davico si è esprime in maniera forte nei confronti della parlamentare di Italia Viva Giusy Occhionero, i cui comportamenti “dimostrano un grave difetto di consapevolezza”, oppure una “connivenza”.
Questo in relazione ai suoi rapporti con l’ex collaboratore Antonello Nicosia, che resta in carcere, con fermo convalidato, per associazione mafiosa. Fondati e gravi gli indizi di colpevolezza a suo carico e nei confronti del boss di Sciacca Accursio Dimino e i tre suoi favoreggiatori.

Nelle 247 pagine di ordinanza – si apprende anche da Repubblica e dal Sole24Ore – il giudice sottolinea la pericolosità di Nicosia, che, durante le ispezioni in carcere con la deputata, entrava in contatto con i fedelissimi del super boss latitante Matteo Messina Denaro. Evidenziando altresì: “Tramite un messaggio proveniente dalle carceri può essere ben ordinato un omicidio e garantita l’operatività di Cosa nostra”.

Non è tutto. Il gip parla pure di “infiltrazioni gravissime di Cosa nostra negli apparati dello Stato strumentalizzati per fini apparentemente nobili, in realtà volte ad alleggerire il rigore della detenzione dei mafiosi”. E si riferisce chiaramente all’interesse mostrato da Nicosia per le condizioni dei carcerati, secondo l’accusa solo un escamotage per entrare nelle celle, vedere i capimafia, portare all’esterno informazioni e messaggi e fare avere loro benefici. “Si osserva – aggiunge – che le prerogative attribuite in sede parlamentare ai fini di collaborazione dei membri delle Camere venivano distorte e strumentalizzate fino a fornire la chiave di accesso a un mafioso presso le carceri italiane ai fini dei contatti con i boss”.

Sta ora alla Procura di Palermo valutare tutte le posizioni nella vicenda.

 

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