Dopo la denuncia gli accertamenti, che hanno portato all’identificazione dell’autore del reato. La macchina dell’operatore sanitario era stata notata vicino a uno sportello bancario, poco prima dell’inizio del suo turno di lavoro
CAMPOBASSO. Ammanco di 600 euro dal conto di un paziente. La Polizia postale indaga e scopre l’autore del furto: è un infermiere. Tutto è partito dalla denuncia di un cittadino campobassano, che si è accorto di strani prelievi effettuati sul conto corrente bancario cointestato con il proprio figlio, effettuati durante il periodo di ricovero di quest’ultimo presso una struttura sanitaria.
Sono così scattate le indagini da parte degli uomini del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise, i quali hanno da subito stretto il ‘cerchio’ attorno all’indagato, un infermiere che presta servizio presso la stessa struttura di ricovero della vittima, acquisendo tutti gli elementi idonei a ricostruire l’accaduto.
Quello che ha destato maggiori sospetti è stato il fatto che un’automobile, di marca e modello rispondente a quella di proprietà dell’infermiere, era stata vista, da alcune persone, parcheggiata su una strada adiacente uno sportello bancomat, poco prima che l’uomo iniziasse il suo turno lavorativo. Benché non si conoscesse, nella sua completezza, la targa del mezzo, una lieve ammaccatura presente sulla macchina ha consentito agli agenti, attraverso appostamenti mirati, di risalire all’autore del gesto criminale.
In conseguenza di quanto accertato, l’infermiere è stato denunciato per furto aggravato, avendo commesso il fatto al fine di utilizzare illecitamente la carta di credito rubata e cagionato un danno di rilevante entità al paziente affidato alle sue cure. Per lui il rischio di una condanna ad una pena superiore ad un anno di reclusione e fino ad un massimo di cinque, oltre a una multa fino a 1.500 euro.
La Polizia Postale, anche in base alle direttive del questore di Campobasso, continuerà ad effettuare controlli finalizzati a prevenire reati, con particolare riguardo alle frodi informatiche e all’indebito utilizzo di carte di credito.
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