HomeSenza categoriaIsernia, venti di crisi: mezza Giunta pronta a dimettersi

Isernia, venti di crisi: mezza Giunta pronta a dimettersi

Barricate sul nono assessore da assegnare ai Popolari: i gruppi vicini a Iorio e Di Baggio minacciano di far cadere il Comune rinunciando a cinque poltrone. Pericolo dimissioni a cascata anche tra i consiglieri


ISERNIA. Muro contro muro. Al punto da minacciare le dimissioni e mandare tutto a rotoli, in anticipo di 18 mesi.

È caos nella maggioranza di centrodestra a Palazzo San Francesco. Dopo la notizia circolata a mezzo stampa che vedrebbe i Popolari per l’Italia strappare un assessorato con Vittoria Succi o, più probabile, con Gianni Fantozzi, è rivolta tra gli alleati del sindaco Giacomo d’Apollonio, che di veder allargare l’esecutivo proprio non ne vogliono sapere. Certo, la nomina assessorile è di competenza esclusiva del primo cittadino, ma il clima a 24 ore dal Consiglio comunale di domani, martedì 19 novembre – dove si discuterà proprio di linee programmatiche del sindaco e, in risposta a un’interrogazione presentata dai Popolari più Rita Formichelli (La Città Nuova), dei risultati dei membri della Giunta – è a dir poco rovente.

In cinque, tra gli attuali assessori, avrebbero già firmato le proprie dimissioni e sarebbero pronti a presentarle immediatamente, minacciando così di far saltare tutto. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe dei tre esponenti ioriani di Insieme per il Molise Domenico Chiacchiari, Emanuela Guglielmi e Pietro Paolo Di Perna, di Antonella Matticoli (eletta nella lista del sindaco, ‘Isernia in Comune’) e di Linda Dall’Olio (Isernia Migliore). E, dietro di loro, anche buona parte dei consiglieri eletti nei gruppi di appartenenza – su tutti gli uomini di Michele Iorio – sarebbero pronti al passo indietro. Con la motivazione che i Popolari, in realtà, sarebbero già rappresentati nell’esecutivo da un assessore, Sonia De Toma, a loro considerata vicinissima nonostante l’elezione nel gruppo ‘Isernia in Comune’, con cui i rapporti si sarebbero a dir poco raffreddati, da circa un anno a questa parte.

L’ingresso di Fantozzi, insomma, renderebbe, agli occhi degli assessori in fibrillazione, il gruppo Niro sovraesposto e immotivatamente premiato, dopo mesi di distinguo e prese di posizione politiche distanti dal sindaco e dalla sua maggioranza. Un’opposizione interna che sarebbe stata ricondotta a più miti consigli con la poltrona del nono assessore: un record o quasi, per il Comune di Isernia. Ma che ha prodotto un’autentica insurrezione: questa sera un’infuocata riunione di maggioranza nella quale sono emerse due posizioni distanti e contrapposte, che porrebbero d’Apollonio quasi senza via d’uscita.

Certo è che bisognerà capire quanto i riottosi faranno sul serio: andare a casa in anticipo, come la storia avrebbe dovuto già insegnare, a Isernia, non aiuta chi fomenta le rivolte, in termini elettorali. Ma la sensazione è che la vera partita si stia giocando a livello regionale: un braccio di ferro a tre tra Niro, Di Baggio e Iorio sulla forza dei rispettivi gruppi consiliari, dal quale potrebbe derivare una sorta di ipoteca sulla candidatura del prossimo sindaco di Isernia. In qualsiasi momento si voti.

Pba

 

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