Sanità, pazienti con l’icuts traferiti in Campania e Puglia. Iorio: stanno distruggendo il Molise

In merito alle anticipazioni sul Pos, relativamente alla gestione dell’icuts e delle malattie tempo dipendenti. Intanto la consigliera di ‘Prima il Molise’ Aida Romagnuolo lancia la chiamata alle armi


CAMPOBASSO. Trattamento dell’ictus e delle malattie tempo dipendenti, grande preoccupazione su una delle anticipazioni del Piano sanitario, che prevede il trasferimento dei pazienti non trattabili a Campobasso e Termoli, rispettivamente agli ospedali di Benevento e Foggia.

Preoccupazione nei cittadini, ma anche negli ambienti della politica. “Se il Piano sanitario è quello rappresentato dai media – le parole del consigliere regionale Michele Iorio – siamo di fronte al più grande tradimento da parte di tutti i partiti storici, nessun escluso, nei confronti del Molise. Oggi, con un sol colpo, questo piano sanitario segnerebbe la fine dell’autonomia della nostra regione e la scomparsa di quello che appena un anno e mezzo fa era, per i big nazionali, l’Ohio d’Italia”.

“Se dal Molise partono pazienti con ictus per Benevento, ricoveriamo i bambini a Napoli oppure ci rivolgiamo all’ospedale di Foggia – ha aggiunto Iorio – l’unica conseguenza che ci sarà è che in breve tempo, massimo sei mesi, sarà distrutto l’intero sistema sanitario regionale, sia esso pubblico che privato. Solo un imbecille può credere che sia più economico agitare aerei, elicotteri e ambulanze per portare i pazienti fuori regione, piuttosto che mantenere un reparto di neurochirurgia qui in Molise”.

“E’ chiaro che l’obiettivo che si vuole perseguire – incalza il consigliere – non è quello di organizzare la rete sanitaria molisana, ma distruggerla. E non è vero che l’unica forza politica responsabile siano i 5Stelle. La responsabilità è di tutti i partiti nazionali: Pd, Lega, Forza Italia. Ma la responsabilità maggiore è del Consiglio regionale, talmente miope da non capire che solo una legge può impedire questo scempio. Una legge che funga da baluardo costituzionale e metta con le spalle al muro Palazzo Chigi che a quel punto dovrà assumersi la responsabilità politica: o passa la legge regionale o la si impugna. In ogni caso i molisani avranno certezze sulla responsabilità politica. E’ questo il motivo per cui, a stretto giro, presenterò in Consiglio regionale una proposta di legge sui capisaldi della rete dell’emergenza in Molise”.

“Sfidare il Governo e sfidare i partiti nazionali, tutti, sul piano politico, non attaccare i commissari, che non hanno alcuna responsabilità nelle scelte. E’ questa la soluzione. I viaggi della speranza a Roma non risolvono il problema. Se il presidente Toma ha davvero intenzione di rendersi protagonista in questa battaglia – conclude Iorio – c’è una sola cosa che può fare: non sottoscrivere il Patto per la Salute, senza avere garanzie che venga attuata la legge regionale che mi impegno, di fronte ai cittadini, a portare in aula”.

Duro anche il giudizio di Aida Romagnuolo. “Le macerie del disastro sanitario in Molise – ha affermato l’esponente di Prima il Molise – non sono imputabili ai commissari o al Decreto Balduzzi. La responsabilità è solo ed esclusivamente della politica. Quello che sta accadendo è noto: chiusura di reparti e servizi nei nostri ospedali di Termoli, Isernia e Agnone. Per il resto solo chiacchiere e false promesse, da parte di chi oggi dovrebbe difendere ed evitare questo disastro”.

“Noi vogliamo curarci prima nel Molise – ha rilanciato Romagnuolo – e non in Campania, Abruzzo, Puglia o nel Lazio. Basta, adesso è l’ora della protesta vera, quella determinata, considerato che la proposta non ha sortito effetti. Se voi ci state molisani, io ci sto. Questa mia è una vera e propria chiamata alle armi. Mi rivolgo a tutti i giovani, a tutti gli studenti. Ribelliamoci. Svegliatevi, lottate con me, scendiamo tutti in piazza”.

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