HomeSenza categoriaLe ‘sardine’ sbarcano in Molise: diciamo no alla propaganda leghista

Le ‘sardine’ sbarcano in Molise: diciamo no alla propaganda leghista

“Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Crea la tua sardina e partecipa alla prima rivoluzione ittica della storia”. Il movimento parrebbe starsi diffondendo a macchia d’olio in tutto lo Stivale, anche nella ‘Regione che non esiste’


MOLISE. La settimana scorsa a Bologna è stato fissato un paletto nuovo nella discussione politica italiana. 15mila persone sono scese in piazza per protestare contro la Lega e la candidata leghista alla presidenza dell’Emilia Romagna Lucia Borgonzoni. Una protesta caratterizzata dai toni pacifici e apartitici i cui attivisti hanno preso il nome di ‘sardine’: stretti come i proverbiali pesci in una piazza gremita. Una folla umana che si prefigge di dimostrare come non tutti siano convinti della massiccia campagna mediatica del Carroccio e del suo leader, Matteo Salvini, “incentrata su odio, bugie e rancore”. E che da pochi giorni ha piantato il suo seme anche in Molise.

“Anche il Molise, come Bologna, Modena, Torino, è una terra fondata sull’inclusione, sullo studio, sul lavoro, sul volontariato – si legge nel messaggio posto in alto sulla pagina Facebook molisana del movimento apartitico fondato da Mattia Santoni, Giulia Trappoloni, Roberto Morotti e Andrea Garreffa. “Purtroppo la nostra comunità è sotto attacco da parte di una forza che ritenere politica è un’offesa alla politica. Dopo aver strumentalizzato i migranti, i cristiani e le persone fragili ora è il nostro turno nel tritacarne mediatico di Matteo Salvini e i suoi accoliti”.

“Eppure ci fa bene, perché dormivamo da tanto. Alzino la mano quelli che non scendevano in piazza da anni. Alzino la mano quelli che stavano a casa a criticare e lamentarsi invece che rimboccarsi le maniche. Alzi la mano chi ha disegnato una sardina dopo anni che non disegnava niente. Ecco che allora la prima lezione è per noi. Illudersi che tutto cambi senza che noi per primi si muova un dito è un’illusione”.

Il movimento si fonda su principi semplici: “Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto. Crea la tua sardina e partecipa alla prima rivoluzione ittica della storia”. Una ‘rivoluzione’ che parrebbe starsi diffondendo a macchia d’olio in tutto lo Stivale.

Pietro Ranieri

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