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Sanità molisana schiacciata dai debiti. Pastore e il Forum: chiarezza sulle voci di spesa, ora basta

Medici e associazioni in difesa del sistema pubblico chiedono lumi sulle cifre accertate dal Tavolo tecnico ministeriale. Regione esautorata, ma in cambio solo più tasse e meno servizi


CAMPOBASSO. Chiede lumi sul debito, il Forum per la difesa della sanità pubblica. Dopo la riunione del Tavolo tecnico sanitario di ieri, che ha accertato un debito di 60 milioni frutto, a quanto pare, delle scelte commissariali nell’ultimo anno, il dottor Italo Testa, leader del Forum, punta il dito su una gestione commissariale durata 12 anni: con il risultato di aver aumentato le tasse e tagliato i servizi, ma senza azzerare mai, per davvero, il disavanzo.

“Il Forum – si legge nella nota dell’associazione – ritiene che dopo 12 anni di commissariamento ininterrotto, che non ha prodotto, come era nei suoi compiti, la fuoriuscita dal debito ma ha comportato, invece, pesanti conseguenze per la sanità pubblica regionale e per tutti i molisani, i cittadini abbiano il diritto di chiedere e di sapere, da chi di dovere, quali voci di spesa hanno prodotto il debito di 60 milioni nell’anno 2019″. Non solo: necessario anche capire “se l’ammanco certificato dal Tavolo tecnico nel 2019 è riferito a costi sostenuti in tale anno o è da addebitarsi anche a quanto avvenuto negli anni precedenti”.

Parole, quelle del Forum, che fanno il paio con quelle del dottor Lucio Pastore, dirigente medico del Pronto Soccorso di Isernia ed esponente di spicco del Comitato ‘Isernia Beni Comuni’: “Se è vero che il debito sanitario di quest’anno é di 60 milioni di euro, ci troviamo di fronte ad una grandissima beffa. I politici locali, per gestire il loro potere clientelare, hanno generato il debito. Lo Stato – ricorda Pastore – 12 anni fa è intervenuto in seguito a questo debito, esautorando la Regione e commissariando la sanità. In questi 12 anni abbiamo pagato tasse e accise più alte, si sono chiusi ospedali e servizi, si è privatizzato gran parte del sistema e il debito è sempre lì. Sembra quasi che il debito sia una scusa per privatizzare il sistema sanitario. Ma lo Stato che doveva controllare e al limite commissariare per uno-due anni per risanare il debito è il principale responsabile di questo sfascio. Perché i cittadini molisani devono essere privi di servizi e pagare le tasse più alte se lo

“Qualcosa non torna in tutto questo – aggiunge il medico isernino – come pure la decisione del Consiglio regionale, presa recentemente, di voler continuare ad anticipare le prestazioni extraregionali fatte dalle strutture private che è, come ha detto l’ex direttore generale Sosto, la causa principale del nostro permanere nel debito. Sembra che Stato e Regione complottino per privatizzare il sistema sanitario scaricando i costi sui cittadini. Il debito sanitario molisano dipende essenzialmente dal processo di privatizzazione che dura da diversi decenni. Probabilmente – conclude amaro Pastore – senza privati convenzionati potevano funzionare bene i sei ospedali molisani senza generare debito”.

 

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