HomeNotizieCRONACABruciavano rifiuti: traditi da fototrappole e colonne di fumo

Bruciavano rifiuti: traditi da fototrappole e colonne di fumo

L’operazione condotta dalla Polizia locale di Riccia. Sequestrata l’area


RICCIA. Rifiuti speciali bruciati, invece che regolarmente smaltiti. Di questo è accusato il responsabile di un’area, posta sotto sequestro dalla Polizia Locale di Riccia. Vigili, come spiega il comandante Donato Sangiorgio, intervenuti su segnalazione di alcuni cittadini che, da alcuni giorni e in alcune ore della giornata vedevano una colonna di fumo alzarsi in cielo, dall’odore acre, presumibilmente derivante dalla combustione di rifiuti.

Gli operatori della Polizia locale, individuata l’area interessata, hanno deciso di approfondire la situazione con vari appostamenti e con l’uso di apparecchiature di rilevazione fotografica, le cosiddette fototrappole. Il controllo ha consentito di verificare che i rifiuti (plastica, materassi) non venivano smaltiti correttamente, ma bruciati nel cortile di una abitazione, sequestrato. Colui che è ritenuto responsabile di aver incendiato i rifiuti è stato denunciato all’autorità giudiziaria.

“Indagini come questa – ha dichiarato il comandante Sangiorgio – richiedono un notevole dispendio di energie, in ordine di tempo e di personale. I risultati ottenuti sono anche frutto della tecnologia che l’amministrazione comunale ha messo a nostra disposizione. Dopo vari appostamenti e l’acquisizione di numerose immagini e video, siamo riusciti ad identificare l’autore degli incendi appiccati in maniera illecita, provvedendo successivamente alla denuncia del responsabile e al sequestro dell’area”.

“L’amministrazione comunale – ha evidenziato l’assessore all’Ambiente Domenico Panichella – sin dal giorno del suo insediamento ha avuto tra le sue priorità le attività di contrasto alle attività illecite di smaltimento rifiuti e i controlli saranno serrati in questo settore e continueranno per il futuro. Anche per questo abbiamo fatto in modo che la Polizia Locale potesse disporre di strumenti tecnologici, come le fototrappole. Pertanto credo che l’azione di controllo rappresenti anche un segno di rispetto verso i concittadini che svolgono correttamente la raccolta dei rifiuti. Ringrazio il Corpo di Polizia locale per la professionalità e la tempestività con la quale ha condotto le indagini”.

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