Un atlante di geografia umana: Pino Bertelli alla Gil con ‘I Volti di Poietika’

Nella mostra del grande fotografo toscano gli scatti della rassegna e della gente di Campobasso. L’esposizione, inaugurata oggi, resterà aperta fino al 31 dicembre. LA VIDEOINTERVISTA


CAMPOBASSO. “Un atlante di geografia umana”. Così il grande fotografo toscano Pino Bertelli ha definito ‘I Volti di Poietika’, la mostra dedicata agli artisti e ai protagonisti della rassegna, organizzata da Valentino Campo per la Fondazione Molise cultura. Oggi l’inaugurazione, alla presenza del governatore del Molise Donato Toma e della presidente della Fondazione Antonella Presutti.

“Ritratti antropologici”, così Bertelli ha definito i suoi scatti, tutti in bianco e nero, dei protagonisti di Poietika, come Letizia Battaglia, Raul Zurita, Vandana Shiva e Wim Mertens, ma anche della gente di Campobasso. 

“Volevo ritrarre la bellezza e il cuore del Sud – ha chiarito Bertelli – che spero vengano fuori insieme ai cuori semplici delle persone che ho incontrato. C’è un filo rosso che lega tutte le mie fotografie ed è l’aspetto antropologico. Sono sempre stato convinto – ha aggiunto – che la fotografia non vale nulla se non si coglie l’aspetto umano, degli artisti, ma anche degli ultimi della terra, a cui da sempre guardo con attenzione”.

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Nato a Piombino nel 1943, Bertelli è dottore in niente, giornalista, fotografo di strada, film-maker, critico di cinema e fotografia. I suoi lavori sono affabulati su temi della diversità, della libertà, dell’emarginazione, dell’amore dell’uomo per l’uomo e per la difesa del ‘pianeta azzurro’ come utopia possibile. È uno dei punti centrali della critica radicale neo-situazionista.

Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli regalò la prima macchina fotografica quando aveva quindici anni. I suoi fotoritratti si trovano in gallerie internazionali, musei, accademie e collezioni private. Nel corso della sua carriera ha fotografato personalità come Fernanda Pivano, Roger Waters, Noam Chomsky, Mimmo Lucano e tanti altri. Il suo interesse per l’uomo, la sua attenzione verso gli emarginati, lo hanno portato a collaborare con Don Andrea Gallo e Reporters Sans Frontieres.

“Sto girando l’Italia – ha raccontato in proposito Bertelli – anche con una mostra dedicata ai bambini e alle vittime della guerra. Di tutti coloro cioè che hanno subito le guerre dei ricchi contro il dolore dei poveri. Tema purtroppo attuale, che dovremmo rendere inattuale, lottando per la pace”.

“Il pubblico e gli ospiti di Poietika – ha spiegato la presidente della Fondazione Molise cultura Antonella Presutti – costruiscono una galleria di volti che, nella loro intensità, riportano all’intensità di quei giorni, all’impegno ostinato di chi lavorava dietro le quinte, alla riflessività di chi ascoltava, alla forza di chi comunicava. Sullo sfondo la bellezza di un teatro vivo, colmo, palpitante, lo scenario costante di Poietika, ma anche gli scorci delle strade, delle chiese cittadine”.

Qualcuno si ritroverà tra quei visi – ha concluso – qualcun altro in scatti non esposti, ognuno incontrerà pezzi del racconto realizzato con sensibilità d’animo da Pino, gentile combattente, che ci ha accompagnato discretamente in ogni incontro, tra il pubblico e dietro le quinte, spinto da quella curiosità, che si è fatta presenza irrinunciabile e, per così dire, strutturale”.

La mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre, da martedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20; domenica e festivi dalle 17 alle 20. Chiusa il lunedì.

Carmen Sepede