HomeSenza categoriaConsulta, no a incompatibilità commissario-governatore. Toma: vinta battaglia per il Molise

Consulta, no a incompatibilità commissario-governatore. Toma: vinta battaglia per il Molise

Il commento del presidente della Regione, dopo la pubblicazione della sentenza, che ha sancito l’illegittimità costituzionale del Decreto del Consiglio dei ministri con cui erano stati nominati Giustini e Grossi. Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia Nico Romagnuolo


CAMPOBASSO “Abbiamo condotto una battaglia nell’esclusivo interesse della tutela del diritto alla salute dei molisani ed abbiamo vinto: la Corte Costituzionale ha sancito che il presidente della Regione può essere commissario ad acta della sanità”.

Questo il commento del presidente della Regione Molise, Donato Toma, alla sentenza n. 247 della Corte costituzionale, con cui è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 25-septies del decreto legge 23 ottobre 2018, n. 119 (Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria), convertito, con modificazioni, nella legge 17 dicembre 2018, n.136.

“Avevamo ragione nel merito e nel metodo: la norma è incostituzionale e non poteva essere inserita nel decreto legge in questione – le parole di Toma – Adesso la partita passa al Patto per la salute, che dovrà prevedere l’obbligo di nominare il presidente di Regione quale commissario ad acta ma, ancor di più, riformare l’istituto del commissariamento e dell’uscita dallo stesso. Grazie a chi ha combattuto con noi questa battaglia. Siamo pronti a recuperare il tempo perduto finora e ad attuare il nostro Piano di risanamento, ed efficientemente, della sanità molisana”.

“La Corte Costituzionale fa giustizia in Molise e mette fine ad una diatriba che il M5s aveva innescato con la forte volontà politica di inserire l’incompatibilità tra le due figure in una Legge dello Stato – ha dichiarato il capogruppo regionale di Forza Italia Nico Romagnuolo – Il fatto stesso che tecnici inviati da Roma potessero gestire il complesso sistema sanitario molisano, non conoscendo nulla del territorio e delle problematiche che la nostra piccola regione vive quotidianamente, la dice lunga sulle capacità politiche di chi si erige a paladino del popolo e poi si scontra con l’incapacità di far funzionare la sanità in Molise”.

“La bozza del nuovo Pos 2019-2021 che è circolata in questi giorni – ha aggiunto il consigliere – è il risultato di una norma scellerata che ha impedito, a chi vive in Molise ed è stato eletto dai cittadini molisani per rappresentarli, di poterla redigere. Ora torni tutto nelle competenze del nostro presidente della Regione, al quale i molisani hanno dato fiducia nel 2018 – ha concluso Romagnuolo –  i commissari ‘esterni’, non pagano i loro errori, quelli democraticamente eletti dal popolo sì, ed è questa la differenza”.

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