L’Unilever resta a Pozzilli, l’azienda nega l’ipotesi di delocalizzazione della produzione

Con una nota, il colosso anglo-olandese rasserena gli animi di maestranze e single sindacali sulla prosecuzione delle attività in Molise

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POZZILLI. Poche ma chiare righe sembrano rasserenare gli animi dei lavoratori dello stabilimento Unilever di Pozzilli. “L’azienda – recita una stringata nota – respinge qualunque illazione e speculazione e dichiara che non esiste alcun piano di delocalizzazione delle produzioni di prodotti per l’igiene della casa”.

L’intervento fa seguito alle indiscrezioni circolate relativamente alla possibilità che il colosso anglo-olandese potesse decidere di concentrare la propria attività nei paesi dell’est, dove i costi di produzione sono molto più bassi, precisamente a Nyirbator, in Ungheria, centro quest’ultimo in cui esiste già uno stabilimento aziendale. Ed ecco che le preoccupazioni avevano spinto, lo scorso 5 dicembre, le Rsu Cisal Mario Scioli, Marcello Cerulli e Saverio Santilli a chiedere un incontro urgente all’Associazione industriali del Molise, in presenza tutte le sigle sindacali regionali e con la direzione dell’azienda per discutere dell’analisi e resoconto dell’accordo di mobilità; dell’analisi del piano produttivo 2020; delle strategie in tema di investimenti e forza lavoro e del futuro dello stabilimento di Pozzilli.

Buone nuove, dunque, sul fronte della permanenza in vita del polo molisano. Resta, tuttavia, l’attenzione sul destino di alcune unità lavorative, almeno 40 dipendenti, per cui c’è una cassa integrazione straordinaria che sta per concludersi.

 

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