Dopo il Consiglio regionale monotematico non si placano gli animi. Il portavoce dei Cinque Stelle Greco accusa il centrodestra di giocare sulla pelle dei cittadini, ma l’ex sindaco di Vastogirardi replica a muso duro
AGNONE. Duro scontro sulla sanità altomolisana e sul futuro dell’ospedale di Agnone tra i consiglieri regionali Andrea Di Lucente (Popolari) e Andrea Greco (Movimento 5 Stelle). Dopo la bocciatura in aula, martedì scorso, della mozione dei pentastellati che puntava al riconoscimento del ‘Caracciolo’ quale presidio d’area disagiata sulla base del Decreto Balduzzi, che stabilisce “in maniera incontrovertibile la prevalenza del diritto alla salute anche nelle aree interne e periferiche”, prescindere dai numeri, prevedendo deroghe per mantenere i servizi in vita, Greco ha duramente stigmatizzato l’operato del centrodestra regionale, accusandolo di aver voltato le spalle ad Agnone e all’alto Molise.
Parole che hanno suscitato la piccata risposta, tramite il proprio profilo Facebook, dell’ex sindaco di Vastogirardi ed esponente dei Popolari: “Ho presentato un ordine del giorno che impegna il presidente Toma a intervenire sui commissari per evitare che l’ospedale di Agnone diventi un ospedale di comunità, ma conservi lo status di struttura di area disagiata – ha precisato Di Lucente – Lo chiediamo ai commissari perché loro scrivono il Piano Sanitario. Qualcuno ha detto che dovevamo rivolgerci a Roma per salvare Agnone. Allora mi chiedo: se non serve parlare con i commissari, se non sono loro a scrivere il Pos, che ci stanno a fare? Perché li dobbiamo pagare profumatamente? Vuol dire che per oltre un anno i grillini ci hanno imposto di pagare e di non prendere nemmeno una decisione sulla sanità solo per sfizio? Se le decisioni le hanno prese a Roma, dove il ministro alla Sanità era grillino e dove quasi tutti i parlamentari sono 5 Stelle, allora come possiamo credere alle loro parole? Ora che il loro sfizio ci sta portando allo sfascio, vogliono farci la morale! Noi stiamo cercando di lottare, anche se il commissariamento non affidato a Toma è come avere armi senza punta: servono a poco”. Per poi concludere con una stilettata: “Il paladino della sanità Greco si dimentica sempre di sottolineare che il debito deriva dalla cattiva gestione degli ultimi 20 anni. Forse perché, dopo che va a lezione da Iorio, sarebbe scortese attaccarlo. E allora, non è tutta una farsa questa ‘rivoluzione grillina’?”.
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