Sanità nelle aree disagiate, per salvare gli ospedali va respinto il Piano operativo

Spiragli dall’incontro capitolino tra una delegazione dem, i comitati e il ministro per il Sud Provenzano che promette una visita in Molise per il 20 gennaio prossimo. GUARDA LE VIDEO INTERVISTE

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ROMA. Si era strappato un incontro con lui, il ministro per il Sud, per ottenere azioni concrete, in sinergia con il dicastero della Salute, in ordine alla salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini molisani, con particolare riguardo a quelli delle aree interne, fortemente penalizzati dalla scure dei tagli abbattutasi sulla sanità molisana con il decreto Balduzzi e quindi con il Piano operativo sanitario di matrice commissariale.
Il summit, alla presenza di una delegazione dem e dei comitati civici, c’è stato e si è concluso con la promessa di una visita in Molise dello stesso ministro Giuseppe Provenzano atta a verificare ‘con mano’ la situazione in cui versa la regione, specialmente il divario esistente tra di diversi territori e lo squilibrio in essere sanità pubblica e sanità privata.

A riferire gli esiti dell’incontro l’esponente del Pd Caterina Cerroni: “E’ emerso un impegno ad invertire la rotta rispetto alle politiche che hanno caratterizzato la sanità dall’inizio del commissariamento. Non bisogna tener conto solo dei numeri ma delle persone per una reale tutela del diritto alla salute. Noi viviamo uno squilibrio, e questo è venuto fuori nell’ambito della discussione, tra il peso della sanità pubblica e quella privata e ciò impedisce di sistemare i conti, uscire del commissariamento e quindi di continuare a crescere con ospedali che assumono medici e garantiscono il diritto alla salute”.

Quindi l’attenzione sul destino del Caracciolo di Agnone. “E’ emerso in particolare il tema collegato al presidio ospedaliero dell’area particolarmente disagiata di Agnone, che rientra nella Strategia nazionale delle aree interne. Sicuramente – ancora Cerroni – gli investimenti che rientrano nel fondo della Salute nell’ambito della Snai possono essere veicolati nel supportare il riordino del sistema sanitario, ma questo richiede un intervento prima sul Pos del Molise che deve essere respinto dal ministero della Salute e non deve diventare legge dello Stato”.

Infine, gli impegni: “Abbiamo invitato in Molise il ministro Provenzano – ha concluso l’esponente dem – per venire a conoscere direttamente l’effetto sul territorio dei divari territoriali, argomento oggetto del suo ministero. C’è stato altresì l’impegno per una interlocuzione con il ministro della Sanità”. Ancora nessun segnale in ordine alla deroga al Balduzzi, infine, in quanto sarebbe un passaggio successivo.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Debora Staniscia, per il Comitato Voglio nascere a Termoli, e Laura Venittelli che, ringraziando il ministro Provenzano per la disponibilità, ne annunciano l’arrivo in regione per il 20 gennaio prossimo.

 

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