Toma fa il bilancio del 2019: netto miglioramento, ma bisogna farlo percepire ai molisani

Dalla sanità alle opere pubbliche, dalle polemiche col Governo per la mancata nomina del commissario alla ricostruzione post-sisma, passando per l’annuncio di un imminente rimpasto di Giunta, nella conferenza stampa del presidente della Regione


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Ha aperto la conferenza stampa citando i dati del Rapporto Istat sul benessere equosolidale, da cui è emerso che in Molise le cose vanno meglio, “siamo felici che ci sia stato un miglioramento, quello che vorrei è che i molisani lo percepissero”.

Un Donato Toma che si mostra ottimista, come nel suo carattere, e determinato, quando annuncia un imminente rimpasto di Giunta e ‘tolleranza zero’, nei confronti delle ‘spine nel fianco’ interne, quelli che “i dissensi non li esprimono nelle riunioni di maggioranza, ma con annunci a mezzo stampa”.

Cifre e dati a tutto campo, illustrati nella conferenza stampa di fine anno, in cui il governatore del Molise ha spiegato cosa si è fatto nel 2019 e cosa si farà nel 2020, anno in cui si dovranno consolidare i risultati dell’attività avviata negli ultimi mesi.

Al suo fianco tutti e 5 gli assessori, Vincenzo Cotugno, Vincenzo Niro, Roberto Di Baggio, Nicola Cavaliere e Luigi Mazzuto, in attesa dell’esito delle sue “meditazioni”, come le ha definite, che potrebbero portare a rivedere la composizione della Giunta, con novità sulle deleghe, “che saranno riviste e riequilibrate” e sull’assetto dell’esecutivo. “Con gli assessori siamo sempre collegati, anche in videoconferenza, per non lasciare mai vuoti sulla governance – le parole di Toma – lo facciamo anche quando qualcuno di noi è a Roma o a Bruxelles a rappresentare gli interessi del Molise, che si possono difendere solo con la presenza”.

LA SANITA’. Se il 2019 si chiude bene, ha detto Toma, è anche grazie alla firma del Patto per la salute, “chiuso nella misura in cui volevamo fosse chiuso”, con la deroga al Decreto Balduzzi, a tutela del Molise e delle Regioni più piccole, “inserita per mia espressa richiesta”. Un “risultato eccezionale”, secondo Toma, che ha poi toccato la questione commissariamenti, che il Governo si impegna a rivedere entro 180 giorni, anche alla luce del pronunciamento della Corte costituzionale, che ha detto che non c’è incompatibilità con il ruolo di governatore. “Io non ho velleità a fare il commissario – ha affermato il presidente della Regione – quel che voglio è che la sanità torni nelle mani del Molise”. Sulla mobilità attiva in favore del privato convenzionato, ha quindi precisato, le spese dovranno spettare alle regioni di provenienza dei pazienti, mentre tra i risultati già conseguiti riflettori puntati sull’inaugurazione della Stroke Unit al ‘Cardarelli’ e sulla telemedicina.

LE OPERE PUBBLICHE. Strade e edilizia scolastica tra le grandi priorità dell’azione di governo. Si parte dalle scuole sicure, con i 15 interventi che saranno effettuati con il mutuo di quasi 17 milioni di euro della Cassa depositi e prestiti. “Il 2020 sarà un anno di svolta per le strade”, ha annunciato Toma, puntando il dito sugli 80 milioni di euro per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Isernia-Campobasso, i 40 milioni per la realizzazione della Fresilia, i 25 milioni per la Castellelce e gli 85 milioni per la viabilità comunale. A questi si aggiungono 100 milioni per interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico, partendo da Petacciato e Civitacampomarano, e 20 milioni per le condotte idriche e il completamento dell’acquedotto, che ha consentito di portare in Basso Molise l’acqua della sorgente del Matese.

IL TERREMOTO. Sul sisma del 2001, ha affermato il governatore, la ricostruzione è ripartita grazie a un’accelerazione nei pagamenti alle imprese, passata dagli iniziali 24 mesi agli attuali 7 mesi di ritardo, con erogazione di circa 50 milioni di euro. Nota amara per il terremoto del 2018 che ha colpito l’area del Basso Molise, per il quale c’è solo il commissario per l’emergenza, lo stesso Toma, ma manca quello alla ricostruzione. “L’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Vito Crimi aveva preso un impegno per una nomina rapida e aveva anche detto che il commissario doveva essere il presidente della Regione – ha puntualizzato il governatore – invece il Governo fa melina e se il patto non verrà rispettato la mia voce si sentirà insieme a quella della Brexit”. Quanto ai fondi, ai 7 milioni iniziali dovrebbero aggiungersene altri 38 milioni, per la ricostruzione.

LA PROMOZIONE DEL MOLISE. Grande attenzione ai temi del turismo e della cultura, essenziali per promuovere l’immagine della Regione, con la pubblicazione del nuovo bando di ‘Turismo è cultura’, che stanzia altri 2 milioni di euro e i finanziamenti alla Fondazione Molise cultura, 940mila euro l’anno per tre anni, per organizzare la stagione teatrale e grandi eventi, com’è stato per le mostre di Steve Mc Curry e Tony Vaccaro, la rassegna Poietika e altri appuntamenti in arrivo per il 2020, all’insegna del ‘glocal’. Non è mancato il riferimento al Niaf, con il Molise ospite d’onore delle iniziative svolte a Washington e l’endorsement del ministro Francesco Boccia in favore della regione.

LA PROGRAMMAZIONE. Nelle parole del governatore i riferimenti al nuovo Psr e alla conclusione delle attività di perimetrazione dell’area molisana del Parco del Matese. In materia di agricoltura attenzione al tema cinghiali, con l’arrivo di un provvedimento che consentirà ai cacciatori di usare le carabine quando gli ungulati arrivano sui propri terreni, distruggendo tutte le coltivazioni. Quindi interventi per promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro, grazie alla Zes adriatica e all’Area di crisi. A questi si aggiungono gli interventi per sostenere chi il lavoro non ce lo ha più, con la mobilità in deroga per gli ex Ittierre, la proroga della Cassa integrazione per la Gam, i cui lavoratori potranno beneficiare di fondi per il sostegno all’autoimpiego, a fondo perduto per il 90%.

COME SARA’ IL 2020. Donato Toma ha chiuso la conferenza stampa dicendosi ottimista per il 2020, anno in cui concretizzare risultati frutto di interventi avviati proprio nel 2019. “C’è bisogno di concretezza – ha detto in proposito – per far percepire che il governo regionale è vicino ai molisani. Di conseguenza anche la macchina amministrativa deve raddoppiare la rapidità e l’efficienza”. Risultati che saranno frutto del rimpasto di Giunta annunciato, con novità sulle deleghe e sui nomi. La quota rosa? “Io non amo le quote rosa – ha precisato il presidente – sono per il merito. La nuova Giunta potrebbe essere tutta femminile o tutta maschile, come ora”. Se ci saranno estromissioni o new entry si saprà al termine della ‘meditazione’, appena avviata.

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