L’anno si apre all’insegna delle agitazioni in nome della stabilizzazione: ieri la manifestazione a Napoli, già programmati i prossimi eventi
NAPOLI. Il 2020 si apre all’insegna della protesta in nome della stabilizzazione dei precari della Scuola. Sono già stati fissati 3 appuntamenti a gennaio per rilanciare le proposte di stabilizzazione per i 55mila docenti precari che stanno per diventare esodati e per perdere il proprio lavoro dopo anche 10 anni di servizio nella pubblica istruzione. Ieri infatti si è svolto un corteo a Napoli, mentre a Milano è prevista un’assemblea il 9 gennaio e a Bologna il 17 un’assemblea e corteo di protesta nel cuore della città. Tra i tanti insegnanti a rischio, anche moltissimi molisani, che ieri si sono uniti al corteo ‘Lumino Day, fiaccolata per il Lavoro’, partito alle ore 16.30 da piazza Carlo III, e che hanno già partecipato alle tante altre manifestazioni sindacali. La situazione è stata posta all’attenzione anche del Ministero, che nelle scorse settimane ha ricevuto una delegazione di portavoce dei lavoratori.
“La mobilitazione avviata 5 anni fa con l’Associazione Docenti per i Diritti dei Lavoratori ed oltre un anno fa insieme ai sindacati era ed è per portare alla stabilizzazione decine di migliaia di lavoratori precari. Oggi quegli stessi precari si vedono penalizzati da una politica sorda che ha deciso numeri dei posti da mettere a bando, nettamente inferiori a quelli necessari per stabilizzare tutti i lavoratori che sono serviti allo Stato per garantire il funzionamento delle Scuole in questi anni, ed emesso sentenza: avrà il lavoro solo 1 su 3 di quei precari e solo se sarà capace di risolvere il quiz a crocette della prova computer based”. È questo il commento del presidente dell’Associazione Nazionale Docenti per i Diritti dei Lavoratori Pasquale Vespa, riportato su Orizzonte Scuola. “Affermiamo ancora una volta il nostro Diritto al Lavoro. I Docenti precari con esperienza vanno stabilizzati e non esodati! L’invito alla mobilitazione è quindi rivolto a tutti i colleghi che si impegnano quotidianamente per il rispetto del Diritto al Lavoro e dei Lavoratori”.
Pietro Ranieri
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