Il corpo di Vicky Bucci estratto dal mare nella sua auto: com’è morta la donna?

Le risposte arriveranno dalle indagini condotte dalla Procura di Larino, che non esclude nessuna pista, mentre si analizza il video che mostrerebbe l’auto entrare a gran velocità nell’area del porto di Termoli la mattina del 18 dicembre. Il corpo della 42enne portato all’obitorio dell’ospedale di Bari per l’autopsia

TERMOLI. Com’è morta Vicky Bucci? Si è suicidata gettandosi in fondo al mare, è stata uccisa o è stata vittima di un incidente? Queste le domande alle quali dovranno rispondere gli investigatori, dopo che il corpo della povera donna, scomparsa da Termoli il 18 dicembre, è stato estratto dall’abitacolo della sua auto, la Panda rossa, individuata ieri pomeriggio e tirata fuori oggi dalle acque del porto di Termoli.

Risposte che arriveranno anche dall’autopsia, che sarà eseguita nell’obitorio dell’ospedale di Bari, dove il corpo della donna è stato trasferito al termine delle operazioni di recupero, che hanno impegnato tutta la mattinata di oggi.

Si è concluso con un epilogo tragico, dunque, il mistero della sparizione di Victorine Bucci, 42 anni, originaria del Ciad ma fin da bambina residente a Larino, con i genitori adottivi. La donna, che secondo i conoscenti aveva una relazione tormentata con un uomo di Termoli, era scomparsa nella notte tra il 17 e il 18 dicembre scorso.

Tante ricerche, nessun elemento utile, tranne il ritrovamento del suo cellulare su una banchina del porto di Termoli. Particolare che aveva fatto pensare fin dall’inizio che il corpo di Vicky potesse trovarsi in fondo al mare. “Quell’auto non era lì dall’inizio”, ha detto tuttavia il procuratore capo di Larino Isabella Ginefra, che coordina le indagini e che con il sostituto Marianna Meo ha assistito oggi a tutte le operazioni di recupero dell’auto con il corpo della donna. Sarà proprio l’autopsia a confermare che il corpo è quello di Vicky anche se ci sono molti elementi, tra cui un orologio da polso, a fugare i dubbi.

Un corpo in avanzato stato di decomposizione, com’è emerso dalla prima ispezione cadaverica, che il medico legale ha effettuato non appena la salma è stata riportata a terra. Nel frattempo proseguono gli accertamenti tecnici sulla Fiat Panda, la cui carrozzeria è risultata molto danneggiata nella parte anteriore, probabilmente a causa dell’impatto con la scogliera e con il fondale.

Ulteriori elementi dovrebbero arrivare dall’esame del video, registrato da una telecamera di videosorveglianza della zona intorno alle 6 del mattino del 18 dicembre, che mostrerebbe la Panda arrivare a grande velocità verso il molo sud e poi scomparire alla vista. 

Per i familiari questo è invece il momento del dolore. La disperazione che ha sostituito la speranza, sia pur fievole, del ritrovamento di Vicky viva. Finita quando il mare ha restituito quello che si cercava da un mese. E che parenti e amici non avrebbero mai voluto trovare. Per loro, ora, resta solo la ricerca della verità. 

C.S.

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