La decisione del Tribunale amministrativo regionale, in attesa della Camera di consiglio del 12 febbraio, in cui si deciderà sul ricorso presentato da Giuseppe Giarrusso, in merito alla posizione di Mariolga Mogavero, Massimo Pillarella, Manuel Brasiello e Claudio Iocca. Intanto i dem Fanelli e Facciolla parlano di ‘pastrocchio’, che rischia di provocare la paralisi amministrativa dell’ente
CAMPOBASSO. Tegola sulla Regione, il Tar Molise ha sospeso tutti gli atti impugnati nel ricorso presentato dall’architetto Giuseppe Giarrusso. E in attesa della camera di consiglio, prevista per il 12 febbraio, ha deciso di sollevare i dirigenti esterni Mariolga Mogavero, Massimo Pillarella, Manuel Brasiello, e Claudio Iocca – l’unico quest’ultimo a non essersi costituito in giudizio, gli altri difesi da Giacomo Papa – dalle loro funzioni a far data dal 6 febbraio, data di scadenza dei loro contratti.
La decisione nel decreto del Tribunale amministrativo regionale, che si è pronunciato in merito all’istanza presentata per conto di Giarrusso dagli avvocati Pino Ruta, Margherita Zezza e Stefano De Benedittis, contro la Regione Molise, rappresentata dall’Avvocatura distrettuale di Campobasso. Tar che, in attesa del merito, ha accolto l’istanza cautelare contenuta nel ricorso di Giarrusso, sospendendo l’efficacia della delibera di Giunta n. 576 del 30 dicembre 2019, sul conferimento di incarichi di direzione dei dipartimenti della Regione e della Direzione generale per la salute.
Congelate anche la determina con cui sono state attivate le procedure per l’affidamento degli incarichi di direzione delle strutture apicali dell’esecutivo, l’avviso pubblico rivolto ai dirigenti regionali, per acquisire eventuali manifestazioni di interesse, il provvedimento di nomina della commissione giudicatrice e la decisione della commissione, che ha approvato l’elenco dei candidati idonei.
Tutto dunque si deciderà il 12 febbraio, in camera di consiglio. Fino ad allora, ha scritto il presidente della Prima sezione del Tar Silvio Ignazio Silvestri, gli atti impugnati restano sospesi, “al fine di impedire temporaneamente la stipula dei contratti di lavoro con i neo incaricati, restando salvo il potere della Regione di adottare gli eventuali provvedimenti necessari per garantire, nelle more, la funzionalità della sua azione amministrativa”.
Di “guado”, in attesa della decisione del Tar, parlano i consiglieri regionali del Pd Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, in una nota congiunta. “Se il ricorso di Giarrusso sarà accolto – hanno dichiarato i dem – decadranno dalle proprie funzioni tutte le figure apicali estere, di fatto generando la paralisi amministrativa della Regione Molise. Questo è il rischio, reale, a cui si è giunti per colpa della incapacità di Donato Toma e della sua Giunta. Un altro incredibile pastrocchio”.
C.S.
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