HomeSenza categoriaIsolato il virus cinese, una molisana nel team di ricercatori

Isolato il virus cinese, una molisana nel team di ricercatori

Si tratta della campobassana Francesca Colavita. Il risultato nei laboratori di virologia dello Spallanzani di Roma


ROMA. Dai laboratori dell’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma giunge la notizia attesa: è stato isolato il Coronavirus. Al lavoro un team di 15 ricercatori, quasi tutto al femminile, diretto da Maria Rosaria Capobianchi, nel quale figura la campobassana Francesca Colavita.

Ad annunciarlo il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa: “Aver isolato il virus significa avere molte opportunità di poterlo studiare, capire e verificare meglio cosa si può fare per bloccare la diffusione”.

Dieci giorni fa anche in Cina si era giunti alla sua ‘individuazione’, tuttavia quei risultati non sono stati distribuiti. Ora la situazione è differente.
“Adesso – ha infatti spiegato il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito – i dati saranno a disposizione della comunità internazionale. Si aprono spazi per nuovi test di diagnosi e vaccini. L’Italia diventa interlocutore di riferimento per questa ricerca”.

“La diagnosi – ha invece dichiarato a Open Capobianchi – è stata fatta su base molecolare, e cioè la ricerca dell’rna del virus, e in tempo di record, sui primi nostri due pazienti. Sempre a tempo di record abbiamo ottenuto il virus isolato in coltura, cioè il campione biologico del paziente che è stato fatto crescere su delle cellule. Dopo circa 24 ore abbiamo osservato l’effetto citopatico. In quella coltura abbiamo riscontrato la presenza del virus in quantità compatibile con il fatto che stava crescendo. Avere a disposizione il virus – ancora la direttrice del team – ci permette di provare farmaci in vitro e di avere grandi quantità di virus che possono servire per la messa a punto di un vaccino oppure di antigeni e preparazioni che poi servono alla diagnostica. Infine, avere a disposizione la coltura ci permette di fare studi sulla patogenesi ossia di capire i meccanismi di replicazione, i rapporti tra il virus e la cellula ospite che possono essere bersaglio delle strategie terapeutiche – ha concluso la ricercatrice – ci permettono di capire come funziona la replicazione del virus”.

Al momento sono 23 i pazienti dello Spallanzani provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia: sono stati tutti sottoposti al test per il coronavirus, che è in corso. Altri 13 pazienti, recita il bollettino dell’istituto per le malattie infettive, sono stati isolati e dimessi dopo il risultato negativo del test. In merito alla coppia cinese positiva al coronavirus, attualmente ricoverata, si apprende che le condizioni sono in continuo monitoraggio: i due pur mantenendo condizioni discrete presentano entrambi polmonite virale con interessamento alveolo interstiziale bilaterale.

 

 

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