
Giannini e Giamattei non arretrano e parlano di necessità di chiarezza. Ma Biscotti non si fa tirare in ballo: la verità è un’altra, parola ai legali
ISERNIA. Continuano senza sosta le schermaglie tra vecchia e nuova dirigenza dell’Isernia Fc in merito alla situazione debitoria in cui versa la società sportiva.
Dopo le accuse di pochi giorni fa da parte dell’attuale presidente Enzo Giannini e del suo vice Dino Giamattei, che con una nota ufficiale su Facebook avevano puntato il dito contro la precedente gestione, prontamente respinte al mittente dall’ex vicepresidente Piero Biscotti in un’intervista carte alla mano, Giannini e Giamattei tornano alla carica.
Con un secondo comunicato di oggi, di cui riportiamo gli stralci principali, gli attuali dirigenti hanno replicato ai vari passaggi indicati nel verbale di passaggio consegne, sostenendo di aver sì trovato anche dei crediti, sul conto federale, ma che si tratterebbe di “risorse bloccate dalla Federazione e destinate unicamente ai pagamenti relativi alla Federazione, quindi ad esempio l’iscrizione al campionato. Quei soldi sono stati usati per quello”. Poi, ancora, in merito ai “7.000 euro + Iva relativi a un ‘elenco creditori’, gli stessi non sono stati mai riscossi dalla precedente gestione: si trattava di sponsorizzazioni mai pervenute”. Dunque, “soldi su carta”. Da non dimenticare anche la domanda di contributo Regione Molise: “Siamo venuti a conoscenza da un dirigente regionale – continuano Giannini e Giamattei – che nessuna risorsa era prevista per il capitolo di spesa a cui si fa riferimento nel documento di passaggio di consegne. Quindi nessun contributo ci è stato concesso”.
L’attenzione dell’attuale dirigenza si sposta poi sul capito vertenze: “Eravamo assolutamente consapevoli, nel momento della firma, di aver rilevato debiti e crediti. Quello che non sapevamo è che c’erano pendenze con i giocatori, i quali adesso contestano giuridicamente di non essere stati pagati: finora ce ne sono arrivate 4 e chissà se fino a giugno dovremo aspettarcene altre. Prima che le vertenze arrivassero al giudizio della federazione abbiamo chiesto alla precedente gestione le liberatorie e le prove che i giocatori fossero stati pagati: nessuno ce le ha date. Noi, adesso, chiediamo una sola cosa: vogliamo capire quali sono esattamente i debiti. Ora serve chiarezza”.
Quanto al conto Samex, “avremmo voluto utilizzare volentieri le risorse sul conto per pagare i giocatori. Ma i crediti Samex – sottolineano dall’Isernia Fc – sono una moneta virtuale, utilizzabile solo per acquistare beni di consumo. Come potevano pagarci gli stipendi?”.
Infine, la questione di materiale mancante dai locali dello stadio. “Una volta presa in mano l’Isernia – concludono Giannini e Giamattei – il vicepresidente Giamattei si è recato insieme a un ex dirigente dell’Isernia allo stadio per fare un inventario di tutto il materiale di magazzinaggio, magliette e materiale sportivo. Allo stadio non c’era più niente. Era stato tutto prelevato, perfino le lavatrici sono state portate via. Ci dispiace perché quella lavasciuga era stata acquistata grazie a una intercessione fatta dai tifosi”.
Su queste nuove contestazioni isNews ha contattato telefonicamente Piero Biscotti. L’ex vicepresidente ha ribadito in toto i contenuti della precedente intervista, aggiungendo che i 5.234 euro lasciati sul conto non fossero “affatto bloccati, ma lasciati per l’eventuale iscrizione. Chiamino i giocatori e sapranno direttamente da loro come stanno realmente le cose. Non ho intenzione di aggiungere altro: parleranno, come detto, i miei legali nelle sedi opportune”.
Sulla questione della lavasciuga, tuttavia, sotto la nota odierna non si è fatta attendere la replica di persone informate dei fatti. L’ex segretario biancoceleste Giovanni Di Florio, infatti, è intervenuto con un post volto a spazzare via ogni dubbio: “Solo una precisazione sulla famosa asciugatrice, della quale si parla tanto e che sembra sia il problema dell’attuale situazione in cui versa la società Isernia Fc. Il sottoscritto con altri componenti della società aveva deciso di comprarla e solo un tifoso ha partecipato con una somma di 15 euro, per una rata. Le altre rate sono state pagate dal sottoscritto come si evince dal contratto di finanziamento fatto presso Unieuro (di cui ha pubblicato copia su Facebook, ndr). E con i bollettini postali che sono in mio possesso ovviamente. Si precisa ancora che all’attuale società sono state lasciate una lavatrice e un’asciugatrice funzionanti”.
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